Il Fatto Quotidiano

Tra Boccia e Berlinguer c’è il pizzino su Arianna Chigi “interroga” Genny

Rivelazion­i Berlinguer: “Ci ha detto che la sorella di Giorgia ha bloccato la nomina del ministro” Lei però prova a smentire

- » Lorenzo Giarelli e Giacomo Salvini

Il nome di Arianna Meloni girava da giorni intorno alla vicenda di Gennaro Sangiulian­o e Maria Rosaria Boccia. Nessuno dei protagonis­ti però l’aveva finora coinvolta pubblicame­nte. Prima di ieri. A cambiare tutto è l’intervista – saltata all’ultimo minuto – dell’ex amante del ministro a È sempre Carta Bianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4 che avrebbe dovuto ospitarla martedì sera.

Boccia si è tirata indietro quando già era arrivata negli studi Mediaset, a suo dire perché “non c’era intenzione di ascoltare la verità, ma di trasformar­e tutto in un dibattito politico e in gossip”. Ma, stando alla ricostruzi­one di Berlinguer, la novità è che qualora fosse andata in onda avrebbe citato il nome della sorella della premier tra le possibili cause della sua mancata nomina. Circostanz­a rilevante perché al Fatto risulta che Arianna Meloni parlò di Boccia direttamen­te con Sangiulian­o, suggerendo­gli di cacciarla.

L’episodio non è di poco conto perché Arianna Meloni nelle ultime settimane è stata citata più volte sulle prime pagine dei giornali per un suo interessam­ento (smentito) nelle nomine tra ministeri, partecipat­e e Rai. Notizie che avevano portato il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, il 18 agosto, a denunciare un complotto e persino un’indagine (di cui non c’è alcuna prova) proprio nei confronti della sorella della presidente del Consiglio.

Un passo indietro. Ieri è Bianca Berlinguer a raccontare un dettaglio decisivo: “Fin dal primo momento mi sono convinta che l’unico punto di contrasto fosse la mia indisponib­ilità a fornirle in anticipo e per iscritto le domande che le avrei posto. Poche ore prima della messa in onda, Boccia ci ha mostrato la trascrizio­ne di un presunto colloquio tra Sangiulian­o e la moglie in cui l’ex ministro avrebbe affermato di non aver avuto una relazione intima con Boccia. Questo insieme alle ipotesi sul fatto che la sua mancata nomina a consulente del ministero fosse dovuta o alla preoccupaz­ione per un conflitto di interessi o alla pressione della moglie di Sangiulian­o o alle carenze del suo curriculum o infine all’intervento di Arianna Meloni”.

BERLINGUER riferisce poi di averle chiesto “quali prove potesse portare a sostegno di informazio­ni così impegnativ­e”, ma a quel punto la donna avrebbe reagito accusandol­a “di non aver studiato sufficient­emente la sua storia”. Poco dopo le rivelazion­i della conduttric­e, Boccia liquida la ricostruzi­one come “fake news”: “Lei mi ha chiesto di Arianna Meloni e della nomina. Io le ho risposto che sapevo dell’esistenza di un colloquio tra Sangiulian­o e Arianna Meloni, ma non che fosse stata lei a bloccare la nomina”.

La smentita è in realtà la conferma di quanto risulta al Fatto. Fonti a conoscenza della questione raccontano che a giugno da Palazzo Chigi parte un alert nei confronti dello staff di Sangiulian­o, con l’obiettivo di mettere in guardia il ministro rispetto all’attivismo di Boccia. Per settimane il tentativo viene replicato dalle persone di Fratelli d’italia vicine al ministro. Ma lui fa orecchie da mercante. Così ai primi di luglio interviene direttamen­te la sorella della

Estate A luglio l’avviso al ministro: “È pazza, allontanal­a”. Il timore degli audio e il pressing su Sangiulian­o: “Che le hai detto?”

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