Tra Boccia e Berlinguer c’è il pizzino su Arianna Chigi “interroga” Genny
Rivelazioni Berlinguer: “Ci ha detto che la sorella di Giorgia ha bloccato la nomina del ministro” Lei però prova a smentire
Il nome di Arianna Meloni girava da giorni intorno alla vicenda di Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. Nessuno dei protagonisti però l’aveva finora coinvolta pubblicamente. Prima di ieri. A cambiare tutto è l’intervista – saltata all’ultimo minuto – dell’ex amante del ministro a È sempre Carta Bianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4 che avrebbe dovuto ospitarla martedì sera.
Boccia si è tirata indietro quando già era arrivata negli studi Mediaset, a suo dire perché “non c’era intenzione di ascoltare la verità, ma di trasformare tutto in un dibattito politico e in gossip”. Ma, stando alla ricostruzione di Berlinguer, la novità è che qualora fosse andata in onda avrebbe citato il nome della sorella della premier tra le possibili cause della sua mancata nomina. Circostanza rilevante perché al Fatto risulta che Arianna Meloni parlò di Boccia direttamente con Sangiuliano, suggerendogli di cacciarla.
L’episodio non è di poco conto perché Arianna Meloni nelle ultime settimane è stata citata più volte sulle prime pagine dei giornali per un suo interessamento (smentito) nelle nomine tra ministeri, partecipate e Rai. Notizie che avevano portato il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, il 18 agosto, a denunciare un complotto e persino un’indagine (di cui non c’è alcuna prova) proprio nei confronti della sorella della presidente del Consiglio.
Un passo indietro. Ieri è Bianca Berlinguer a raccontare un dettaglio decisivo: “Fin dal primo momento mi sono convinta che l’unico punto di contrasto fosse la mia indisponibilità a fornirle in anticipo e per iscritto le domande che le avrei posto. Poche ore prima della messa in onda, Boccia ci ha mostrato la trascrizione di un presunto colloquio tra Sangiuliano e la moglie in cui l’ex ministro avrebbe affermato di non aver avuto una relazione intima con Boccia. Questo insieme alle ipotesi sul fatto che la sua mancata nomina a consulente del ministero fosse dovuta o alla preoccupazione per un conflitto di interessi o alla pressione della moglie di Sangiuliano o alle carenze del suo curriculum o infine all’intervento di Arianna Meloni”.
BERLINGUER riferisce poi di averle chiesto “quali prove potesse portare a sostegno di informazioni così impegnative”, ma a quel punto la donna avrebbe reagito accusandola “di non aver studiato sufficientemente la sua storia”. Poco dopo le rivelazioni della conduttrice, Boccia liquida la ricostruzione come “fake news”: “Lei mi ha chiesto di Arianna Meloni e della nomina. Io le ho risposto che sapevo dell’esistenza di un colloquio tra Sangiuliano e Arianna Meloni, ma non che fosse stata lei a bloccare la nomina”.
La smentita è in realtà la conferma di quanto risulta al Fatto. Fonti a conoscenza della questione raccontano che a giugno da Palazzo Chigi parte un alert nei confronti dello staff di Sangiuliano, con l’obiettivo di mettere in guardia il ministro rispetto all’attivismo di Boccia. Per settimane il tentativo viene replicato dalle persone di Fratelli d’italia vicine al ministro. Ma lui fa orecchie da mercante. Così ai primi di luglio interviene direttamente la sorella della
Estate A luglio l’avviso al ministro: “È pazza, allontanala”. Il timore degli audio e il pressing su Sangiuliano: “Che le hai detto?”