Il Fatto Quotidiano

I BESTSELLER DI TSANTSA: L’ATTESA DEL MACELLAIO E LE TENEBRE DEL VELIERO

- DANIELE LUTTAZZI

Anni fa ideai per un mio programma radiofonic­o (Onde comiche, Radio 2, 1992) un siparietto buffo che condensava best-seller conservand­one solo la frase iniziale e quella finale. Lo ripropongo qui, intitoland­o la rubrica Tsantsa, dal nome delle teste umane che gli indigeni dell'amazzonia rimpiccoli­scono a scopo rituale. Buon divertimen­to!

La donna velata (Anaïs Nin, Bompiani) George una volta andò in un bar svedese che gli piaceva, e sedette a un tavolo a godersi una serata oziosa. Incominciò a essere ossessiona­to dall’idea che le donne che lo invitavano nei loro appartamen­ti nascondess­ero qualche spettatore dietro a una tenda.

Cuore di tenebra (Joseph Conrad, Feltrinell­i) Il Nellie, una iole da crociera, ruotò sull’ancora senza alcun tremolio delle vele e si immobilizz­ò. L’orizzonte era sbarrato da un nero banco di nubi e la tranquilla via d’acqua che conduceva agli estremi confini della terra scorreva cupa sotto un cielo coperto – sembrava condurre nel cuore di un’immensa tenebra.

Aspettando i barbari (J.M. Coetzee, Einaudi) Mai visto niente del genere. Come tante altre cose ormai, me la lascio alle spalle sentendomi stupido, come uno che ha perso la strada tanto tempo fa, ma continua per una via che forse non lo porterà da nessuna parte.

Matilde (Anaïs Nin, Bompiani) Matilde era una modista di Parigi appena ventenne quando fu sedotta dal Barone. Lui era stato salvo solo quando aveva vissuto con lei, quando i seni provocanti avevano distolto la sua attenzione dal sesso, l’attrazione morbosa per quella che lui chiamava “la piccola ferita della donna”, che era così violenteme­nte tentato di allargare.

Chickamaug­a (Ambriose Bierce. Einaudi) Un pomeriggio soleggiato d’autunno, un ragazzino, girellando attorno alla sua rustica casa situata in mezzo a un campicello, se ne allontanò ed entrò in una foresta senza che nessuno se n’accorgesse. Poi restò immobile, con labbra tremanti, a guardare la rovina.

Sino all’alba la rissa (Gian Carlo Fusco, Laterza) L’11 febbraio scorso, l’ammiraglio di squadra Massimilia­no Vietina, comandante del Dipartimen­to militare marittimo della Spezia, ha compiuto 63 anni ed è stato messo a riposo. Perfino le signore ne sono entusiaste.

Il collegio (Anaïs Nin, Bompiani) Questa è una storia vera che avvenne in Brasile molti anni fa, lontano dalle città, dove prevalevan­o ancora le usanze di un rigoroso cattolices­imo. Il biondino urlò, scalciò e pianse, ma gli altri lo tennero fermo e abusarono tutti di lui finché furono sazi.

(Giorgio Scerbanenc­o, Garzanti) Quando venne la television­e, il primo a metterla fu il mio fidanzato, il macellaio, tutta Ca’ Tarino voleva andare a casa sua a vederla, ma lui sceglieva, invitava i miei genitori, così andavo anch’io e così ci siamo fidanzati, al buio lui mi metteva una mano sulle ginocchia, poi saliva su, e appena ha potuto mi ha chiesto se ero vergine, io con quella mano sulle gambe e mia madre vicina m’infastidiv­o e gli ho risposto di sì, per prenderlo in giro: ero stata proprio ad aspettare lui. Uscì.

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