I BESTSELLER DI TSANTSA: L’ATTESA DEL MACELLAIO E LE TENEBRE DEL VELIERO
Anni fa ideai per un mio programma radiofonico (Onde comiche, Radio 2, 1992) un siparietto buffo che condensava best-seller conservandone solo la frase iniziale e quella finale. Lo ripropongo qui, intitolando la rubrica Tsantsa, dal nome delle teste umane che gli indigeni dell'amazzonia rimpiccoliscono a scopo rituale. Buon divertimento!
La donna velata (Anaïs Nin, Bompiani) George una volta andò in un bar svedese che gli piaceva, e sedette a un tavolo a godersi una serata oziosa. Incominciò a essere ossessionato dall’idea che le donne che lo invitavano nei loro appartamenti nascondessero qualche spettatore dietro a una tenda.
Cuore di tenebra (Joseph Conrad, Feltrinelli) Il Nellie, una iole da crociera, ruotò sull’ancora senza alcun tremolio delle vele e si immobilizzò. L’orizzonte era sbarrato da un nero banco di nubi e la tranquilla via d’acqua che conduceva agli estremi confini della terra scorreva cupa sotto un cielo coperto – sembrava condurre nel cuore di un’immensa tenebra.
Aspettando i barbari (J.M. Coetzee, Einaudi) Mai visto niente del genere. Come tante altre cose ormai, me la lascio alle spalle sentendomi stupido, come uno che ha perso la strada tanto tempo fa, ma continua per una via che forse non lo porterà da nessuna parte.
Matilde (Anaïs Nin, Bompiani) Matilde era una modista di Parigi appena ventenne quando fu sedotta dal Barone. Lui era stato salvo solo quando aveva vissuto con lei, quando i seni provocanti avevano distolto la sua attenzione dal sesso, l’attrazione morbosa per quella che lui chiamava “la piccola ferita della donna”, che era così violentemente tentato di allargare.
Chickamauga (Ambriose Bierce. Einaudi) Un pomeriggio soleggiato d’autunno, un ragazzino, girellando attorno alla sua rustica casa situata in mezzo a un campicello, se ne allontanò ed entrò in una foresta senza che nessuno se n’accorgesse. Poi restò immobile, con labbra tremanti, a guardare la rovina.
Sino all’alba la rissa (Gian Carlo Fusco, Laterza) L’11 febbraio scorso, l’ammiraglio di squadra Massimiliano Vietina, comandante del Dipartimento militare marittimo della Spezia, ha compiuto 63 anni ed è stato messo a riposo. Perfino le signore ne sono entusiaste.
Il collegio (Anaïs Nin, Bompiani) Questa è una storia vera che avvenne in Brasile molti anni fa, lontano dalle città, dove prevalevano ancora le usanze di un rigoroso cattolicesimo. Il biondino urlò, scalciò e pianse, ma gli altri lo tennero fermo e abusarono tutti di lui finché furono sazi.
(Giorgio Scerbanenco, Garzanti) Quando venne la televisione, il primo a metterla fu il mio fidanzato, il macellaio, tutta Ca’ Tarino voleva andare a casa sua a vederla, ma lui sceglieva, invitava i miei genitori, così andavo anch’io e così ci siamo fidanzati, al buio lui mi metteva una mano sulle ginocchia, poi saliva su, e appena ha potuto mi ha chiesto se ero vergine, io con quella mano sulle gambe e mia madre vicina m’infastidivo e gli ho risposto di sì, per prenderlo in giro: ero stata proprio ad aspettare lui. Uscì.