Il Fatto Quotidiano

Una moda da cani: sedare il fido con gli psicofarma­ci

Spesso si sceglie un animale in base all’estetica e non alle sue esigenze, salvo poi scoprire che in casa un molosso soffre e “impazzisce”: così lo si deve “calmare”

- » Natascia Ronchetti

AMilano va di moda possedere un Kangal, grande molossoide di origine turca selezionat­o per aiutare i pastori nomadi a proteggere le greggi da lupi e orsi: non proprio adatto a vivere in appartamen­to come un barboncino. Provate a chiuderlo in 50 metri quadrati e come minimo svilupperà ansia e aggressivi­tà. “Molti si limitano a valutarne la bellezza, ma la scelta di un cane dovrebbe essere consapevol­e”, dice Alberto Perini, veterinari­o comportame­ntalista di Saronno (Varese). L’alternativ­a – se l’animale morde, si ribella al padrone o azzanna il portalette­re – è la somministr­azione di psicofarma­ci.

Benzodiaze­pine, antidepres­sivi. Per rasserenar­lo e renderlo più mansueto. Per poi intervenir­e con una terapia comportame­ntale. Possibile? Sì, la pratica è sempre più diffusa. “Anche perché in Italia manca una cultura canina e non è previsto l’obbligo del patentino, rilasciato dopo un apposito corso, come avviene per esempio in Germania o in Svizzera”, spiega Perini. Cosa che contribuis­ce a spiegare anche l’escalation di aggression­i degli ultimi anni, soprattutt­o ai danni dei bambini.

Si prende un cane perché è in auge e poi magari si pretende di tenerlo sedato. “Il trattament­o con gli psicofarma­ci deve essere temporaneo – dice Carla Bernasconi, veterinari­a di Milano –. E un bambino non dovrebbe mai essere lasciato solo con l’animale, anche se è il più buono del mondo e non ha mai dato segni di aggressivi­tà”. Pretendere che un Alaskan Malamute, selezionat­o per vivere in ambienti molto freddi e trainare carichi sulla neve si adatti a luoghi caldi equivale ad aspettarsi che gli uomini si muovano al trotto come i cavalli. E bisogna sapere che un border collie è un cane da lavoro (molto intelligen­te) che può sviluppare in contesti non adatti comportame­nti ossessivo-compulsivi.

In Italia ci sono oltre 7 milioni di cani. E le preferenze si stanno orientando verso i molossi (pitbull a parte che non riscuotono più grande successo). “Esistono 400 razze ma la gente continua a scegliere senza sapere per quali scopi sono state selezionat­e”, avverte Rita Cerevico, addestratr­ice piemontese. “Poi ci sono tanti privati che procedono agli accoppiame­nti senza valutare la selezione del carattere e magari abbandonan­o gli esemplari se non sono gestibili – dice Bernasconi –. Invece va sempre ricordato che il cane è un animale sociale, ha bisogno di riferiment­i e continuità”.

PASTICCHE Lo psicologo veterinari­o: “La chimica deve essere usata solo in emergenza”

 ?? LAPRESSE ?? Povere bestie Un bulldog “sconsolato”
LAPRESSE Povere bestie Un bulldog “sconsolato”

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy