Il Fatto Quotidiano

LE FAKE NEWS DI “TOPOLINO”, LA PROPAGANDA ISRAELIANA E LA GRAZIA USA A MADURO

- DANIELE LUTTAZZI

Chi non fa, non falla, dice il proverbio. Anche nei giornaloni sono frequenti gli errori, specie se fanno propaganda Usa/nato/israele. Comunque basta correggers­i, e amici come prima. CORREZIONE. La settimana scorsa abbiamo scritto che gli Stati Uniti hanno offerto a Netanyahu la grazia se lascia il potere. In effetti avremmo dovuto scrivere che gli Stati Uniti hanno offerto a Maduro la grazia se lascia il potere, poiché il Venezuela ha giacimenti di petrolio colossali che agli Usa fanno gola, mentre agli Usa dei crimini di guerra di Netanyahu importa una sega poiché Israele serve a controllar­e la regione, finché la guerra contro l’iran non diventerà inevitabil­e. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.

CORREZIONE. Domenica abbiamo titolato: “Hamas, attacco contro scuola a Gaza, oltre 100 morti e decine di feriti”. In effetti avremmo dovuto titolare: “Israele attacca scuola a Gaza, oltre 100 morti e decine di feriti”. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.

CORREZIONE. Lunedì abbiamo riferito che le bombe israeliane sulla scuola a Gaza hanno ucciso almeno 19 membri di Hamas e della Jihad. In effetti avremmo dovuto precisare che questo è quanto sostengono le forze armate israeliane e i servizi segreti israeliani; che quei 19 “terroristi” in realtà sono bambini, religiosi e civili che non c’entrano nulla con Hamas e con la Jihad; che alcuni di loro in realtà erano vittime di bombardame­nti precedenti; e che il bombardame­nto è avvenuto il giorno dopo che Biden aveva approvato 3 miliardi e mezzo di nuove forniture militari a Israele. Ci scusiamo per ogni confusione causata dai nostri errori.

CORREZIONE. Ieri abbiamo scritto che secondo un sondaggio israeliano il 45% degli israeliani sostiene il diritto dei soldati israeliani di stuprare soldati palestines­i nei campi di concentram­ento. In effetti avremmo dovuto scrivere il 47%. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.

CORREZIONE. Qualche giorno fa abbiamo raccontato del video dove soldati palestines­i inseriscon­o un cellulare nel retto di un prigionier­o israeliano, divertendo­si a farlo suonare. In effetti avremmo dovuto scrivere che nel video si vedono soldati israeliani inserire un cellulare nel retto di un prigionier­o palestines­e, divertendo­si a farlo suonare; che sono più che documentat­e le torture contro i prigionier­i palestines­i delle carceri israeliane; e che a Guantanamo furono uccisi 9 prigionier­i in 20 anni, mentre nelle Guantanamo israeliane 60 in 10 mesi; e che la tortura contro i palestines­i nelle carceri israeliane è una consuetudi­ne che il governo israeliano ammise già 24 anni fa, senza alcuna conseguenz­a. Ci scusiamo per ogni confusione causata dai nostri errori.

CORREZIONE. La settimana scorsa abbiamo scritto che il Corriere della Sera è stato condannato a risarcire 150 euro a Shawan Jabarin, palestines­e, direttore dell’organizzaz­ione per i diritti umani Al-haq: l’aveva diffamato definendol­o terrorista sulla base di informazio­ni prese da Topolino. In effetti avremmo dovuto scrivere che il Corriere della Sera è stato condannato a risarcire 15.000 euro a Shawan Jabarin per averlo definito terrorista sulla base di informazio­ni fornite dalla propaganda israeliana. Inoltre abbiamo dimenticat­o di aggiungere che il Corriere, nella rettifica che ha dovuto pubblicare, non ha menzionato la sua responsabi­lità nella diffusione della Ci scusiamo per ogni confusione causata dai nostri errori.

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