LE FAKE NEWS DI “TOPOLINO”, LA PROPAGANDA ISRAELIANA E LA GRAZIA USA A MADURO
Chi non fa, non falla, dice il proverbio. Anche nei giornaloni sono frequenti gli errori, specie se fanno propaganda Usa/nato/israele. Comunque basta correggersi, e amici come prima. CORREZIONE. La settimana scorsa abbiamo scritto che gli Stati Uniti hanno offerto a Netanyahu la grazia se lascia il potere. In effetti avremmo dovuto scrivere che gli Stati Uniti hanno offerto a Maduro la grazia se lascia il potere, poiché il Venezuela ha giacimenti di petrolio colossali che agli Usa fanno gola, mentre agli Usa dei crimini di guerra di Netanyahu importa una sega poiché Israele serve a controllare la regione, finché la guerra contro l’iran non diventerà inevitabile. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.
CORREZIONE. Domenica abbiamo titolato: “Hamas, attacco contro scuola a Gaza, oltre 100 morti e decine di feriti”. In effetti avremmo dovuto titolare: “Israele attacca scuola a Gaza, oltre 100 morti e decine di feriti”. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.
CORREZIONE. Lunedì abbiamo riferito che le bombe israeliane sulla scuola a Gaza hanno ucciso almeno 19 membri di Hamas e della Jihad. In effetti avremmo dovuto precisare che questo è quanto sostengono le forze armate israeliane e i servizi segreti israeliani; che quei 19 “terroristi” in realtà sono bambini, religiosi e civili che non c’entrano nulla con Hamas e con la Jihad; che alcuni di loro in realtà erano vittime di bombardamenti precedenti; e che il bombardamento è avvenuto il giorno dopo che Biden aveva approvato 3 miliardi e mezzo di nuove forniture militari a Israele. Ci scusiamo per ogni confusione causata dai nostri errori.
CORREZIONE. Ieri abbiamo scritto che secondo un sondaggio israeliano il 45% degli israeliani sostiene il diritto dei soldati israeliani di stuprare soldati palestinesi nei campi di concentramento. In effetti avremmo dovuto scrivere il 47%. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.
CORREZIONE. Qualche giorno fa abbiamo raccontato del video dove soldati palestinesi inseriscono un cellulare nel retto di un prigioniero israeliano, divertendosi a farlo suonare. In effetti avremmo dovuto scrivere che nel video si vedono soldati israeliani inserire un cellulare nel retto di un prigioniero palestinese, divertendosi a farlo suonare; che sono più che documentate le torture contro i prigionieri palestinesi delle carceri israeliane; e che a Guantanamo furono uccisi 9 prigionieri in 20 anni, mentre nelle Guantanamo israeliane 60 in 10 mesi; e che la tortura contro i palestinesi nelle carceri israeliane è una consuetudine che il governo israeliano ammise già 24 anni fa, senza alcuna conseguenza. Ci scusiamo per ogni confusione causata dai nostri errori.
CORREZIONE. La settimana scorsa abbiamo scritto che il Corriere della Sera è stato condannato a risarcire 150 euro a Shawan Jabarin, palestinese, direttore dell’organizzazione per i diritti umani Al-haq: l’aveva diffamato definendolo terrorista sulla base di informazioni prese da Topolino. In effetti avremmo dovuto scrivere che il Corriere della Sera è stato condannato a risarcire 15.000 euro a Shawan Jabarin per averlo definito terrorista sulla base di informazioni fornite dalla propaganda israeliana. Inoltre abbiamo dimenticato di aggiungere che il Corriere, nella rettifica che ha dovuto pubblicare, non ha menzionato la sua responsabilità nella diffusione della Ci scusiamo per ogni confusione causata dai nostri errori.