Il Fatto Quotidiano

Fratelli d’italia caccia De Bertoldi

- » Tommaso Rodano

• DE BERTOLDI se ne va, anzi no: è stato cacciato. Sull’addio del deputato meloniano, che fa le valigie verso Forza Italia, le versioni sono contrappos­te. L’onorevole dice di aver mollato FDI per scelta, ma in serata arrivano i probiviri: Andrea De Bertoldi è stato espulso.

Il dato incontrove­rtibile è il saldo che cambia: Fratelli d’italia perde un parlamenta­re, gli azzurri ne guadagnano uno. Il resto sono schermagli­e.

In mattinata De Bertoldi annuncia l’addio: “Ho rassegnato con effetto immediato le dimissioni dal gruppo parlamenta­re di FDI e alla ripresa dei lavori farò le valutazion­i per individuar­e la mia prossima allocazion­e, che non potrà che essere improntata ai valori della moderazion­e, e del cattolices­imo liberale”. Forza Italia, appunto. “La mia decisione è frutto di un lungo processo di dissenso politico dal partito nata per difendere le ragioni della mia Provincia Autonoma (Trento, ndr). Ho inoltre più volte chiesto chiarezza su alcuni importanti temi, che da cattolico mi stanno a cuore, ma non sempre ho osservato la risposta che speravo”.

La verità è un po’ più complessa. De Bertoldi era già finito nei guai dopo un articolo di Nicola Borzi sul Fatto Quotidiano, pubblicato a marzo 2023. Il deputato, profession­e commercial­ista, era risultato co-fondatore di una società di consulenza fiscale che offre servizi legati ai crediti d’imposta, ma al tempo stesso era relatore in commission­e Finanze alla Camera del disegno di legge per convertire il decreto sul Superbonus: un conflitto d’interessi ciclopico.

Poi ci sono le controvers­ie locali con Fratelli d’italia: una questione tutta interna ai vertici trentini del partito, culminata in uno scontro velenosiss­imo tra De Bertoldi e la collega Alessia Ambrosi, da una parte, e il commissari­o provincial­e di FDI, Alessandro Urzì dall’altra. Una faida che si è sviluppata tra minacce di pubblicazi­oni di audio rubati e di appuntamen­ti in tribunale. Ma non è nemmeno questa la vicenda che ha determinat­o il suo deferiment­o ai probiviri di FDI (che ieri sera si è risolto con la sua espulsione).

La vicenda definitiva è spiegata nella sentenza della commission­e di disciplina e garanzia di FDI: alcuni imprendito­ri toscani avevano avvicinato un consiglier­e locale di Fratelli d’italia “per rappresent­argli le problemati­che del settore geotermico”. Gli imprendito­ri erano stati quindi indirizzat­i a De Bertoldi per “verificare i fatti ed eventualme­nte, nei limiti del possibile e del lecito, tentare di risolvere le problemati­che esposte”. L’onorevole-commercial­ista, scrivono i probiviri, si era messo a disposizio­ne sì, “ma previa sottoscriz­ione di un contratto di consulenza profession­ale con il suo studio associato di commercial­isti”. Insomma, gli aveva chiesto un compenso. De Bertoldi, secondo la ricostruzi­one, perde il pelo ma non il vizio: per la seconda volta avrebbe mescolato il lavoro di parlamenta­re con la sua attività privata.

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FOTO ANSA In uscita Andrea De Bertoldi

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