Il Fatto Quotidiano

La strategia (Nato) di Zelensky in Russia Putin: “Dura risposta”

- » Cosimo Caridi

L’operazione ucraina in territorio russo non sembra vicina a concluders­i. Sono 120 mila i civili evacuati. Dopo otto giorni di combattime­nto, le truppe di Kiev controllan­o 28 centri urbani fino a 30 chilometri all’interno della Russia.

Ieri il presidente Vladimir Putin ha partecipat­o a una riunione trasmessa in diretta televisiva, con i vertici dell’esercito e dei ministeri di Interni e Difesa. “Kiev ci attacca – ha detto Putin – per avere un vantaggio nei negoziati, e l’incursione ucraina nella regione di Kursk dimostra perché non hanno accettato le nostre offerte di pace”. Ha poi aggiunto che l’ucraina riceverà una “degna risposta”, promettend­o di “allontanar­e” l’esercito di Kiev dal territorio russo. “Continuiam­o la nostra offensiva nel territorio della regione di Kursk – ha detto il capo delle Forze Armate ucraine, Oleksandr Syrsky – attualment­e circa mille chilometri quadrati di territorio russo sono sotto il nostro controllo”.

NON È CHIARO

come stiano andando i combattime­nti, ma è evidente che Mosca sta tardando a organizzar­e la difesa. Gli ucraini hanno usato le riserve strategich­e dell’esercito, spostate senza che l’intelligen­ce russa se ne accorgesse, e sta facendo combattere i suoi soldati più preparati.

Oltre ai mezzi occidental­i, le forze armate di Kiev hanno impiegato una tattica militare Nato: carri armati protetti da veicoli corazzati sono penetrati in profondità, senza fermarsi ai primi punti di resistenza. Inoltre gli hacker ucraini sono riusciti a entrare nel sistema di sorveglian­za delle autostrade russe. Le telecamere, usate normalment­e per monitorare il traffico, hanno fornito agli ucraini la capacità di riconoscer­e le colonne di mezzi militari russi. Droni e missili Himars hanno fatto il resto. Decine di mezzi distrutti e centinaia di soldati uccisi o catturati. Secondo lo stato maggiore di Kiev, sono almeno 1.600 i militari russi uccisi dall’inizio dell’attacco. L’esercito di Mosca è più numeroso, ha più armi, ma è più lento nello spostarsi. Questo, sommato al fattore sorpresa, sta dando agli ucraini un vantaggio importante.

Per alcuni analisti militari, l’ucraina vorrebbe costringer­e i nemici a spostare diversi battaglion­i dal fronte sud, dove la Russia ha un importante vantaggio numerico, verso gli oblast di Kursk e Belgorod, anche in questa regione sono iniziate le evacuazion­i di civili.

Se gli ucraini riuscisser­o nel loro intento potrebbero guadagnare settimane, forse mesi, rallentand­o le operazioni russe a sud. Aspettano la stagione delle piogge, in cui le manovre militari sono limitate per il fango.

La scommessa di Kiev è riuscire a concludere l’operazione senza perdere le truppe usate a Kursk. Se i soldati del Cremlino arrivasser­o in tempo, per impegnare gli ucraini nelle posizioni in cui si trovano ora, inizierebb­e un altro punto di logorament­o.

Spostare Mosca dal Sud Truppe d’élite per 1.000 kmq con cingolati occidental­i coperti da veicoli corazzati, Himars e hacker: in attesa che piova

Per gli ucraini sarebbe una disfatta: avrebbero i loro reparti migliori bloccati. Questa scommessa ha rivelato però una debolezza della Russia. È la prima volta che un Paese con l’arma nucleare viene invaso da un altro Stato. Finora la sola presenza della bomba atomica era valsa da deterrente massimo. Il presidente Volodymyr Zelensky ha dimostrato che non ci sono linee rosse, almeno per ora.

Da Washington, Londra e Berlino ci sono state reazioni di sorpresa nel vedere i propri mezzi utilizzati in territorio russo, ma nessuno ha chiesto che venissero ritirati dell’invasione in corso. In un discorso introdutti­vo al forum della Difesa, Armiya-2024, il ministro della

Difesa russo, Andrei Belousov, ha detto che la guerra condotta dalla Russia non è contro l’ucraina ma contro “l’occidente collettivo”, guidato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. L’esercito di Mosca, intanto, ha intensific­ato gli attacchi in Donbass. Ieri le forze russe hanno provato nuovamente a sfondare

le difese ucraine a Toretsk e Pokrovsk, lo ha reso noto lo stato maggiore a Kiev. I russi hanno effettuato 25 attacchi, la maggior parte dei quali sono stati respinti. Nella giornata di ieri è stato domato l’incendio nella centrale nucleare di Zaporizhzh­ia, area sotto il controllo di Mosca. Scambio di accuse sulla responsabi­lità dell’incidente. Il Cremlino sostiene siano stati dei droni ucraini.

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FOTO ANS/LAPRESSE Evacuati Ambulanze nella regione di Kursk attaccata dagli ucraini. I leader Putin e Zelensky
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