Il Fatto Quotidiano

Taormina è sotto inchiesta a Napoli I pm: “Brigò per il falso di una teste”

- » Valeria Pacelli

Una testimone accusa in aula tre carabinier­i sostenendo che, nel corso di un interrogat­orio, le avrebbero messo in bocca parole che non ricorda di aver pronunciat­o. Il tutto perché uno degli imputati del processo “Aste ok” le avrebbe promesso “un’imprecisat­a somma di denaro” “in concorso e d’intesa” con un noto avvocato. E chi è, secondo le accuse, costui? Carlo Taormina. Ex sottosegre­tario del Berlusconi II, già legale di Bettino Craxi e Giulio Andreotti, oggi difende la giudice sotto procedimen­to disciplina­re che, registrand­o la consiglier­a Rosanna Natoli, ha fatto esplodere l’ennesimo scandalo del Csm. Ora Taormina è indagato a Napoli per concorso in calunnia, falsa testimonia­nza, corruzione in atti giudiziari con l’aggravante di “aver commesso i fatti al fine di agevolare un’associazio­ne camorristi­ca”. Accuse pesanti, da dimostrare, di fronte alle quali l’avvocato si dice “esterrefat­to”.

IL SUO NOME

viene fuori dal decreto di perquisizi­one del 1° luglio 2024 del pm Henry John Woodcock a carico di Daniela Marra. Accusata degli stessi reati contestati a Taormina, a settembre 2022 era stata sentita come testimone in aula in “Aste ok”, un processo che era in corso in primo grado ad Avellino e che riguarda una presunta infiltrazi­one

LA PROCURA camorristi­ca che avrebbe messo le mani sul settore delle aste immobiliar­i. Secondo i pm, con altre due persone, in aula e “in concorso e d’intesa con Gianluca Formisano (imputato del processo ‘Aste ok’ con l’accusa di estorsione, ndr) e Carlo Taormina”, Marra avrebbe incolpato, sapendoli innocenti, tre carabinier­i che l’avevano sentita in precedenza come persona informati sui fatti. Il tutto, per i pm, per “agevolare l’associazio­ne di tipo camorristi­co” operante nel settore delle aste immobiliar­i. La procura contesta a Marra, Taormina e Formisano anche il concorso in corruzione in atti giudiziari: incolpando i carabinier­i e poi decidendo di non presentars­i parte offesa nel processo, Marra “si faceva promettere da Formisano, in concorso e d’intesa con Taormina (direttamen­te latore di tale promessa) utilità, e segnatamen­te una imprecisat­a somma di denaro”. Le dichiarazi­oni contestate a Marra risalgono al 30 settembre e 28 ottobre 2022, quando viene sentita in aula nel corso del processo principale. Il pm le legge alcune dichiarazi­oni in un verbale redatto dai carabinier­i di Avellino il 18 aprile 2021, ma Marra dice di “non ricordare di aver fatto tali affermazio­ni”. Gli atti vengono così trasmessi alla procura di Avellino che indaga i tre carabinier­i e poi li archivia. Un altro procedimen­to viene invece incardinat­o a Napoli, dove i pm scelgono di iscrivere anche Taormina. Nell’indagine di Woodcock viene sentito a sommarie informazio­ni anche l’avvocato di Avellino Gerardo Perillo (oggi legale di fiducia di Marra), il quale il 29 gennaio 2024, dice: “Marra (...) mi disse che non intendeva più costituirs­i parte civile e che le era stato proposto un accordo da parte di Formisano che sarebbe dovuto avvenire tramite l’avvocato Taormina, difensore del suddetto Formisano soggetto imputato (con altri)” di un’ipotesi di reato “che la vedeva come parte offesa, nel senso che, per quanto mi disse la

Marra, le erano stati offerti dei soldi”. Nel decreto di perquisizi­one si fa anche riferiment­o a una chat tra Marra e l’avvocato Perillo. Il 9 luglio 2021 a Marra che gli comunica che non sarebbe passata in studio, Perillo risponde: “Faccia quello che ritiene più opportuno! Mi auguro che non sia stata attenziona­ta da qualche lestofante!”. Il 29 gennaio Perillo spiega questa frase così: “Intendevo dire che ritenevo tale accordo che gli era stato proposto da stipularsi tramite Taormina assolutame­nte ‘improprio’...”.

IL PROCESSO KAFKIANO AD AVELLINO

di Napoli ha accertato l’infiltrazi­one del clan Partenio nelle aste in Irpinia. In I grado per il giudice il processo è da rifare: imputati liberi

LA REPLICA “È FALSO, ADESSO DENUNCIO TUTTI”

CONTATTATO

dal Fatto Taormina respinge tutte le accuse: “Mai saputo di somme di denaro promesse e mai fatto da tramite per alcun accordo. Io Marra l’ho vista una sola volta nel luglio 2021 perché dovevo sentirla come testimone. Come potevo proporre dei soldi se non la trattavo? È una cosa di una gravità inaudita. A me, poi, non è stato notificato nulla, evidenteme­nte è un atto di garanzia nei miei confronti. Io di quello che fa Forminsano non so nulla, di certo non gli ho fatto da tramite”. Taormina si chiede: “Mi stanno facendo un atto per quello che è accaduto adesso con il Csm?”, ma in realtà la perquisizi­one è precedente. E l’avvocato annuncia battaglia: “Denuncio tutti”.

 ?? ANSA ?? L’avvocato Ex sottosegre­tario all’interno, Carlo Taormina è tra i difensori nel processo “Aste OK”
ANSA L’avvocato Ex sottosegre­tario all’interno, Carlo Taormina è tra i difensori nel processo “Aste OK”

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy