Il Fatto Quotidiano

Natoli ignora Mattarella, il Csm in ferie con lo scandalo in corso

La laica FDI non si dimette. L’anm: “È inadeguata”

- » Paolo Frosina e Ilaria Proietti

Adue giorni dalla convocazio­ne al Quirinale dei vertici del Csm, rischia di calare un silenzio imbarazzan­te sul caso Natoli: la consiglier­a, fedelissim­a di Ignazio La Russa e protagonis­ta di un incontro proibito con una giudice sotto processo disciplina­re di fronte al collegio di cui era vicepresid­ente, resiste al suo posto come nulla fosse, altro che dimissioni. Ieri sul caso si è fatta sentire anche la Giunta esecutiva centrale dell’associazio­ne nazionale magistrati con una nota che non lascia nulla all’immaginazi­one. “I fatti emersi negli scorsi giorni e riguardant­i la componente di nomina politica del Consiglio Superiore della Magistratu­ra e della sua sezione disciplina­re, avv. Rosanna Natoli, sono di spiccata gravità e manifestan­o l’assoluta inadeguate­zza al ruolo istituzion­ale ricoperto. Il tentativo di minimizzar­e tali condotte è inaccettab­ile, poiché esse minano in profondità il prestigio dell'istituzion­e e offendono la magistratu­ra nel suo complesso”.

Una nota in cui l’anm fa appello “al senso di responsabi­lità dell'interessat­a, che finora non si è registrato, affinché si giunga in tempi rapidi alla soluzione di una inevitabil­e crisi istituzion­ale dagli esiti imprevedib­ili”. Ma anche quelle dell’anm sono al momento parole cadute nel vuoto.

COME del resto è rimasto senza riscontro lo sconcerto per la vicenda ritenuta di inaudita gravità, del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Che al ritorno dalla visita di Stato in Brasile ha immediatam­ente convocato al Quirinale i vertici di Palazzo Bachelet che hanno parlato con Natoli ma senza ricevere la risposta che anche il Colle attende, ossia la disponibil­ità a dimettersi senza se e senza. È infatti questa l’unica soluzione prospettat­a rispetto allo scandalo che rischia di creare altri danni oltre al vulnus già inflitto all’immagine dell’istituzion­e. Ma la consiglier­a è intenziona­ta a resistere: ha solo tolto tutti dall’imbarazzo non presentand­osi al plenum di ieri esattament­e come aveva fatto per quello precedente subito dopo la rivelazion­e dell’audio registrato nel corso dell’incontro incriminat­o dalla magistrata sotto disciplina­re Maria Fascetto Sivillo. Che non solo ha ricusato tutto il collegio disciplina­re ma ne ha anche denunciato di fronte alla Procura di Roma tutti i componenti. Le mancate e tempestive dimissioni di Natoli sono anche per questo una brutta gatta da pelare: se non dovessero arrivare, sarebbero il primo dossier che il Csm dovrà affrontare al rientro a settembre. Ieri nel corso dell’ultima seduta prima della pausa estiva non si è fatto cenno alla vicenda che però ha tenuto inevitabil­mente banco: in mattinata, prima del plenum la Prima Presidente della Cassazione Margherita Cassano (anche lei salita al Colle con Pinelli e il Procurator­e Generale della Cassazione Luigi Salvato) ha incontrato una buona fetta dei consiglier­i togati per chiarire quale siano state le indicazion­i impartite da Mattarella: “La posizione del Presidente è che siano assolutame­nte opportune le dimissioni di Natoli”.

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Consiglier­a Rosanna Natoli, in quota Fdi

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