Natoli ignora Mattarella, il Csm in ferie con lo scandalo in corso
La laica FDI non si dimette. L’anm: “È inadeguata”
Adue giorni dalla convocazione al Quirinale dei vertici del Csm, rischia di calare un silenzio imbarazzante sul caso Natoli: la consigliera, fedelissima di Ignazio La Russa e protagonista di un incontro proibito con una giudice sotto processo disciplinare di fronte al collegio di cui era vicepresidente, resiste al suo posto come nulla fosse, altro che dimissioni. Ieri sul caso si è fatta sentire anche la Giunta esecutiva centrale dell’associazione nazionale magistrati con una nota che non lascia nulla all’immaginazione. “I fatti emersi negli scorsi giorni e riguardanti la componente di nomina politica del Consiglio Superiore della Magistratura e della sua sezione disciplinare, avv. Rosanna Natoli, sono di spiccata gravità e manifestano l’assoluta inadeguatezza al ruolo istituzionale ricoperto. Il tentativo di minimizzare tali condotte è inaccettabile, poiché esse minano in profondità il prestigio dell'istituzione e offendono la magistratura nel suo complesso”.
Una nota in cui l’anm fa appello “al senso di responsabilità dell'interessata, che finora non si è registrato, affinché si giunga in tempi rapidi alla soluzione di una inevitabile crisi istituzionale dagli esiti imprevedibili”. Ma anche quelle dell’anm sono al momento parole cadute nel vuoto.
COME del resto è rimasto senza riscontro lo sconcerto per la vicenda ritenuta di inaudita gravità, del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Che al ritorno dalla visita di Stato in Brasile ha immediatamente convocato al Quirinale i vertici di Palazzo Bachelet che hanno parlato con Natoli ma senza ricevere la risposta che anche il Colle attende, ossia la disponibilità a dimettersi senza se e senza. È infatti questa l’unica soluzione prospettata rispetto allo scandalo che rischia di creare altri danni oltre al vulnus già inflitto all’immagine dell’istituzione. Ma la consigliera è intenzionata a resistere: ha solo tolto tutti dall’imbarazzo non presentandosi al plenum di ieri esattamente come aveva fatto per quello precedente subito dopo la rivelazione dell’audio registrato nel corso dell’incontro incriminato dalla magistrata sotto disciplinare Maria Fascetto Sivillo. Che non solo ha ricusato tutto il collegio disciplinare ma ne ha anche denunciato di fronte alla Procura di Roma tutti i componenti. Le mancate e tempestive dimissioni di Natoli sono anche per questo una brutta gatta da pelare: se non dovessero arrivare, sarebbero il primo dossier che il Csm dovrà affrontare al rientro a settembre. Ieri nel corso dell’ultima seduta prima della pausa estiva non si è fatto cenno alla vicenda che però ha tenuto inevitabilmente banco: in mattinata, prima del plenum la Prima Presidente della Cassazione Margherita Cassano (anche lei salita al Colle con Pinelli e il Procuratore Generale della Cassazione Luigi Salvato) ha incontrato una buona fetta dei consiglieri togati per chiarire quale siano state le indicazioni impartite da Mattarella: “La posizione del Presidente è che siano assolutamente opportune le dimissioni di Natoli”.