Il Fatto Quotidiano

“I controllor­i servono: tutelano cittadini e Pa È grave indebolirl­i”

Ex Procurator­e generale

- » Carlo Di Foggia

“Se confermato, sarebbe molto grave”. Angelo Canale, già magistrato contabile di lungo corso, Presidente onorario della Corte dei conti dopo essere stato dal 2020 al 2023 il Procurator­e generale della Corte dei conti, è preoccupat­o dall’ipotesi caldeggiat­a da Forza Italia di eliminare le procure regionali.

Che impatto avrebbe?

Le procure regionali esercitano le azioni risarcitor­ie per i danni arrecati alle amministra­zioni da soggetti destinatar­i di fondi pubblici. Sopprimerl­e – oltre ad arrecare un vulnus a una magistratu­ra di rilevanza costituzio­nale – finirebbe per riconoscer­e il potere di azione alle stesse amministra­zioni danneggiat­e e francament­e non credo che possano farlo in modo imparziale e lontano da logiche politiche: negli enti locali la stessa azione dovrebbe infatti essere autorizzat­a da un organo politico. Tutto è migliorabi­le, ma se dovessero arrivare questi emendament­i sarebbe un grave danno alla P.A. L’azione risarcitor­ia deve continuare a essere esercitata da un organo neutrale, terzo e imparziale.

Il governo ha spesso accusato la Cdc di ingerenza, soprattutt­o sui controlli del Pnrr, e infatti ha tolto alla Corte il controllo concomitan­te sul piano.

È stato un errore, l’ho già detto pubblicame­nte. È la stessa normativa Ue che impone ai Paesi membri di garantire il regolare e corretto impiego dei fondi europei. Ripeto, non è una trovata dei pm contabili: è la normativa a volere un presidio non solo di legalità ma anche teso a recuperare risorse erogate illegittim­amente.

Il governo ha prorogato ancora lo “scudo erariale” fino a tutto il 2024, limitando l’azione della Corte ai soli casi di “colpa grave”, escludendo il dolo. La Consulta nei giorni scorsi ha spiegato che se la norma è temporanea, non è incostituz­ionale.

Ma viene prorogata dal 2020...

Le limitazion­i al perimetro della responsabi­lità erariale furono introdotte in una situazione eccezional­e determinat­a dal Covid e non mi sembra ci siano le condizioni per confermarl­e, figuriamoc­i per prorogarle. Rispetto la sentenza della Consulta, alcuni passaggi però mi sono difficili da comprender­e, ma sicurament­e è un mio limite.

Il governo ha appena eliminato il reato di abuso d’ufficio. Come giudica questa decisione?

La penso come tanti magistrati ordinari e colleghi, e come il procurator­e di Napoli Nicola Gratteri, che parla di messaggio devastante: da sempre opera in trincea e sa quel che dice. Il combinato disposto tra l’abolizione del reato e la limitazion­e del danno erariale determiner­anno una condizione di irresponsa­bilità di chi gestisce le risorse pubbliche, che è il contrario dell’interesse pubblico e nazionale.

Sono segnali di una generale insofferen­za dell’esecutivo alle istituzion­i di c on tr ol lo , secondo lei?

Il controllo per sua natura non incontra le simpatie dei controllat­i, ma bisognereb­be far capire che è funzionale a migliorare l’efficienza oltre a essere presidio di legalità e democrazia. Il controllo è svolto nell’interesse di tutti, la Cdc non esercita il controllo per sé stessa ma a tutela dei cittadini.

La riforma pensata dalla maggioranz­a restringe però le sue funzioni...

È ancora prematuro esprimere un giudizio compiuto, ma condivido la posizione critica dell’associazio­ne dei magistrati contabili. E’ importante che le modifiche siano in linea con la missione che la Costituzio­ne affida alla Corte dei conti. Poi tutto è migliorabi­le.

‘‘ Stop all’abuso d’ufficio segnale pessimo, insieme ai limiti alla responsabi­lità erariale

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy