Calabria, pentito accusa leghista: “Mi diede soldi, gli portai i voti”
Altro pentito e altro politico che, in Calabria, avrebbe pagato per avere i voti della ’ndrangheta. Siamo nella Presila catanzarese, al confine con provincia di Crotone, dove da alcuni giorni le dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia Mario Gigliotti, depositate nel processo “Karpanthos”, stanno scuotendo gli ambienti della criminalità organizzata. A “cantare” è Mario Gigliotti detto “Capozza”, un tempo boss di Cropani ma oggi gola profonda che sta raccontando 30 anni di ’ndrangheta ai pm della Dda di Catanzaro. Mafia dei boschi, omicidi, estorsioni ma anche politica.
Da Secondigliano, sta riempendo verbali rispondendo alle domande del procuratore Vincenzo Capomolla e del sostituto Veronica Calcagno. “Altre cose su cui posso riferire, – dice Gigliotti ai pm – c’è l’avvocato Frank Mario Santacroce che mi ha pagato per prendere i voti”. Il riferimento è al candidato di Coraggio Italia, che alle regionali 2021 prese quasi 7mila voti risultando il primo dei non eletti. L’anno prima, sempre alle regionali, si era candidato con Forza Italia. Oggi, invece, ha aderito alla Lega di Salvini ed è “consulente giuridico” della senatrice Elena Murelli. “Mi ha pagato – dice il pentito – 2500 euro per prendere i voti tra Cropani, Petronà e Botricello e mi ha pagato pure la cena. Gli ho raccolto un centinaio di voti”.
Santacroce non risulta indagato. I carabinieri hanno trovato sms tra il collaboratore e il candidato. In uno di questi, Santacroce scrive: “Buongiorno. Spero di averti al mio fianco in questa nuova competizione elettorale nella speranza di contribuire ad un cambiamento nel modo di fare politica e di dialogare finalmente con la gente. Un forte abbraccio”. “Buongiorno sono sempre al tuo fianco”. Era stata la risposta del boss oggi pentito.
Contattato, Santacroce dice di non conoscere il pentito Gigliotti: “Non ho mai avuto rapporti con questa persona se non quando sarà venuto con Santino Gigliotti nel mio studio 10 anni fa”.