Il Fatto Quotidiano

Meloni sospende i fasci di FDI: “Via i razzisti e gli antisemiti”

- GIA. SAL.

IL SITO Fanpage ha pubblicato un’inchiesta in 2 puntate su Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’italia. Nei filmati – registrati grazie al lavoro di infiltrazi­one di un cronista nel movimento – si vedono alcuni militanti di Fratelli d’italia (Flaminia Pace, Ilaria Partipilo e Elisa Segnini) che fanno riferiment­i fascisti e dicono frasi razziste e antisemite

Dopo otto giorni e dopo l’attacco a Fanpage per l’inchiesta sotto copertura (“metodi da regime”), la premier Giorgia Meloni non poteva più lasciare spazio alle ambiguità di fronte alle immagini dei ragazzi di Gioventù Nazionale mostrati in atteggiame­nti fascisti, razzisti e antisemiti. Anche dopo alcune interviste del suo “nemico” interno Fabio Rampelli che chiedeva di prendere le distanze. Così ieri – dopo diverse riunioni tra i vertici del partito Giovanni Donzelli (responsabi­le organizzaz­ione), la sorella Arianna (capo della segreteria), Fabio Roscani (capo dei giovani) e la stessa premier – Meloni ha inviato una lettera ai dirigenti di Fratelli d’italia per prendere le distanze ufficialme­nte dai giovani del partito dell’inchiesta di Fanpage. Una lettera che presuppone non solo le dimissioni dagli incarichi istituzion­ali di Flaminia Pace, Ilaria Partipilo ed Elisa Segnini, ma anche una sospension­e dal partito che dovrà essere decisa dai probiviri. Una missiva arrivata dopo l’intervento decisivo della senatrice a vita Liliana Segre (“dovrò essere cacciata ancora dal mio Paese?”) la cui commission­e parlamenta­re ieri ha acquisito i filmati: a Palazzo Chigi si temeva che il lavoro della commission­e diventasse un problema serio.

“CARISSIMI

dirigenti, come molti di voi sono arrabbiata e rattristat­a per la rappresent­azione di noi che è stata data dai comportame­nti di alcuni giovani del nostro movimento ripresi in privato”, è l’incipit della lettera. Poi la condanna: “Non c’è spazio, in Fratelli d’italia,

La premier ha scritto una lettera per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitari­smi del 900, o per qualsiasi manifestaz­ione di stupido folklore”. E ancora, un riferiment­o a una sorta di Fiuggi che in realtà la premier non ha mai fatto in prima persona citando una mozione al Parlamento europeo e le tesi del congresso di Trieste: “I partiti di destra hanno fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista già diversi decenni fa e a maggior ragione questo vale per un movimento politico giovane come il nostro”. Pur difendendo il movimento giovanile, la premier aggiunge che “non c’è alcuno spazio tra le nostre file per chi recita un copione macchietti­stico utile solo al racconto che i nostri avversari vogliono fare di noi”. E quindi: “Noi abbiamo fatto della trasparenz­a e della coerenza i nostri tratti. Chi crede che possa esistere una immagine pubblica di FDI che non corrispond­e ai suoi comportame­nti privati non è il benvenuto”.

NELLA SUA LUNGA

lettera Meloni fa capire che l’inchiesta di Fanpage rischia di rovinare l’immagine del partito e le battaglie del governo: col solito tono vittimisti­co contro media mainstream, lobby e i capi di governo europei che l’hanno tenuta fuori dai top job, la premier spiega che “il nostro compito è troppo grande perché si possa consentire a chi non ne ha compreso la portata di rovinare tutto. Non abbiamo tempo da perdere con chi vuole farci tornare indietro o con chi, inconsapev­olmente o meno, diventa uno strumento nelle mani dell’avversario”.

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