Si allaga il Nord e si prosciuga il Sud: la legge sul suolo arenata (mentre si raziona l’acqua)
L’Italia climatica è divisa in due: al nord inondazioni e piogge e frane, al sud la siccità. Il dato e le mappe sono nell’ultimo rapporto dell’osservatorio Siccità del Cnr, in cui già a maggio si segnalavano apporti di neve superiori ai valori mediani del periodo 2011-2022 al Nord, con un surplus del 42% mentre negli invasi di Puglia, Basilicata e Sicilia, si registravano valori di riempimento fra il 40 e il 30% rispetto al volume utile di regolazione. Insomma, per dirla con la gaffe fatta del ministro dell’agricoltura, Lollobrigida, in audizione, “per fortuna la siccità ha colpito il Sud”.
Su tutte, la Sicilia continua a prosciugarsi. Nei giorni scorsi è stato diffuso un video del lago di Pergusa ripreso negli anni Sessanta. Rigoglioso e vasto, faceva da sfondo ad una importante manifestazione. Oggi, quel lago, non c’è più. E ovunque si moltiplicano gli allarmi e le misure d’urgenza: gli agricoltori selezionano le piante di agrumi da far sopravvivere, i campi del Crotonese sono ridotti “in polvere”, a Reggio Calabria è iniziata la turnazione dell’acqua, a Matera il sindaco ha pubblicato una ordinanza per indicare i divieti sull’uso dell’acqua potabile: dall’irrigazione al lavaggio dei cortili, praticamente tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico. I comuni di Pisticci e di Policoro hanno dichiarato lo stato di calamità. “Sul trimestre primaverile Sicilia, Calabria e Basilicata cominciano a mostrare segni di deficit marcato – si leggeva infatti nel report del Cnr – Sul medio periodo le percentuali aumentano e si aggiunge alla lista anche la Puglia.
Sul lungo e lunghissimo periodo, una buona fetta di sud e isole maggiori risulta colpito da siccità severo-estrema, a cui si aggiungono piccole aree delle regioni settentrionali”. Inoltre, “le colture non irrigue e i prati-pascoli” restano “aree maggiormente interessate dal fenomeno”, in particolare sul lungo periodo. Come raccontato ad aprile sul Fatto, in più di un anno il commissario straordinario ha fatto poco (se non produrre relazioni) e in queste ore stanno arrivando i fondi, in Sicilia, per piani che avrebbero già dovuto essere attivi visto che da un paio d’anni la situazione è in netto peggioramento.
Non va meglio sul fronte alluvionale. Nonostante le proposte di legge (tre in totale) contro il consumo del suolo arrivate in diverse commissioni alla Camera, non c’è priorità. Non avanzano. L’ultima, depositata nel 2023 a prima firma dell’onorevole Braga del Pd (con in più quella del segretario Elly Schlein) risulta “in discussione” dal 3 ottobre.
Intanto, ormai a luglio, due elicotteri dei vigili del fuoco ieri hanno lavorato per per portare in zona sicura 120 persone bloccate sull’alpe Veglia, nella provincia del Verbano Cusio Ossola, a causa della violenza del maltempo che da sabato si è abbattuta su Piemonte e Valle d’aosta. Una operazione avvenuta mentre si dava avvio alla conta dei danni e si invocava lo stato di calamità. In 48 ore sono state evacuate centinaia di persone, soprattutto turisti.