Il boom della mostra su Berlinguer «Non è nostalgia, daremo continuità»
Dopo il successo della mostra dell’inverno scorso a Roma, con circa 65.000 presenze, Enrico Berlinguer ha concesso il bis a Bologna, dove in due mesi e mezzo di allestimento al Museo civico archeologico (dall’11 giugno al 25 agosto), l’esposizione I libri e le parole di Enrico Berlinguer ha fatto registrare oltre 35.000 accessi. Un terzo dei quali giovani e giovanissimi, sottolinea il promotore e presidente di Fondazione Duemila, Mauro Roda, segno che «c’è un bisogno di cultura politica. C’è sicuramente anche un elemento di nostalgia, ma di nostalgia positiva. Di fronte a una situazione generale difficile e instabile, c’è una ricerca di nuove certezze. Ma c’è anche tanta voglia di capire, soprattutto da parte dei più giovani». La mostra su Berlinguer a Bologna ha raccolto anche 150.000 contatti web, sei libri-firme riempiti e oltre 800 cataloghi venduti. Un successo che ha addirittura sorpreso la storica Maria Giuseppina Muzzarelli, consulente di Fondazione Duemila, che sottolinea in particolare la «folla» di persone per l’ultimo giorno della mostra, in una caldissima domenica agostana. «Berlinguer ha lasciato un segno anche a grande distanza». Soddisfatto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. «È stata una mostra di comunità - la descrive Lepore abbiamo visto muoversi un popolo e anche tanti giovani». E aggiunge: «Io sono nato nel 1980, quindi provo più speranza che nostalgia». Ma quella stagione di riforme, ricorda il sindaco, nata grazie anche alla «mobilitazione dei cittadini, la collaborazione con gli enti locali e le battaglie sindacali ha ottenuto risultati grazie ai quali oggi abbiamo un Paese migliore. Questo modo di fare politica tiene viva la democrazia ed è una lezione per tutti, che va recuperata». Un’altra immagine che Lepore si porta a casa dalla mostra è il comizio di Berlinguer dal palco della Festa dell’Unità di Napoli davanti «a un mare di gente». La prossima tappa della mostra su Berlinguer è in lavorazione. Ma a Bologna «daremo continuità - assicura il sindaco - ne parleremo con la Fondazione Duemila e presenteremo anche proposte per i nostri musei».