«Non gridate al miracolo ecco la mano di Sartori»
Uno dei grandi protagonisti del miracolo Atalanta a Bologna per giocare in coppia con German Denis: è l’argentino Papu Gomez. Dall’esperienza nerazzurra ha ereditato uno sguardo speciale per i miracoli moderni del calcio, come quello compiuto dai rossoblù che hanno centrato l’accesso alla prossima Champions League. «Non è un miracolo perché è una bella squadra, allenata da un grande tecnico e costruita da un direttore esperto come Sartori: si vede la sua mano sul mercato con l’arrivo di giocatori giovani e forti. Esattamente come ha fatto a Bergamo». Difficile trovare qualcuno che possa descrivere Sartori meglio del Papu: «Sinceramente mi viene da paragonarlo a un padre perché umanamente riesce a essere molto vicino ai calciatori e dice sempre le cose in faccia, anche quando non sono piacevoli da sentire». La curiosità è capire se ci sia posto nel calcio italiano per una nuova Atalanta in pianta stabile. Gomez ha la risposta pronta: «Credo di sì ma servono tempo e pazienza. A Bergamo abbiamo avuto bisogno di 4-5 anni ma avevamo anche la grande fortuna di avere un allenatore eccezionale come Gasperini che ha cambiato la mentalità di tutto l’ambiente. Peccato che Motta sia andato via da Bologna ma anche Italiano è un allenatore preparato che ha già ottenuto grandi risultati alla Fiorentina». In generale per il Papu il futuro è nel bel gioco: «La qualità è la chiave per tutto il sistema del calcio italiano. Ci sono tanti allenatori capaci di fare bene anche senza il budget delle big. Penso a Gasperini, Motta e Italiano ma anche a Palladino e Gilardino».
” Questo Bologna non è una sorpresa, perché era allenato da un grande tecnico e costruito da un ds speciale Peccato che Motta sia andato via, ma Italiano è bravo