«Se siamo cretine ce lo diciamo da sole» Il ritorno di Dandini
Lo spirito giusto per seguire Serena Dandini questa sera al Teatro Duse in Vieni avanti cretina. Next! è, per sua ammissione, «quello de La tivù delle ragazze» (ore 21, info 051231836. Produzioni Teatro Carcano e Mismaonda). Il suggerimento, per una moltitudine di spettatori e (forse) soprattutto spettatrici, evoca una certa nostalgia. Per le persone nate dopo quell’anno di grazia, il 1988, quando in quella trasmissione l’autriceconduttrice lanciò molte attrici di successo da Angela Finocchiaro a Francesca Reggiani, da Sabina Guzzanti e Iaia Forte, Syusy Blady e altre ancora, suscita quantomeno curiosità. Il format teatrale che la stessa Dandini ha ideato e conduce, è una nuova edizione del suo Vieni avanti cretina. Lo spirito del lavoro resta quello. Al centro, tra comicità, ironia e provocazione, lo show non nasconde il suo obiettivo, e cioè la volontà di «celebrare finalmente la “cretineria” al femminile!». Con tanto di esclamazione che, si legge nelle note, «può sembrare audace di questi tempi, ma perfettamente in linea con la lunga strada in salita dell’ emancipazione delle donne». Comicità compresa, poiché« è stata da sempre un campo di battaglia in cui gli uomini hanno mantenuto ruoli privilegiati da protagonisti, relegando il sense of humour femminile a un simpatico contorno di poco valore». Non è cosa da poco. E non priva di riferimenti colti che ci riportano addirittura a Virginia Woolf, la quale, ricorda l’autrice, «aveva capito più di un secolo fa che l’umorismo era stato negato alle donne affermando che le donne e i bambini sono i principali rappresentanti dello spirito comico». O esempi dalla politica come quello di Madeleine Albright, prima donna nominata Segretario di Stato americano, quando affermò che «la vera parità sarà raggiunta solo quando una donna cretina potrà avere lo stesso incarico di responsabilità di un uomo cretino, riuscito a fare comunque carriera nonostante la sua palese stupidaggine». Il titolo trae ispirazione da una battuta del teatro di varietà diventata famosa con i Fratelli De Rege (e non con Lino Banfi, come qualcuno pensa), lo storico duo di avanspettacolo dal clamoroso successo tra le due guerre. «Per secoli — ancora Dandini — ci hanno dato delle cretine e finalmente possiamo deliberatamente definirci tali da sole in una serata di comicità interamente al femminile». L’autrice e conduttrice sarà sul palco con Federica Cacciola, Cristina Chinaglia, Annagaia Marchioro, Germana Pasquero, Rita Pelusio, Marianna Folli, Laura Formenti, Le Hostress. «È un gioco, una provocazione, perché ricordatevi che dietro a una grande cretina spesso si nasconde una donna troppo intelligente per farlo vedere». Quando venne a Bologna, la scorsa stagione, Dandini dichiarò su queste pagine che chiamava questa «una tournée circense tra bambini, cani, gatti a seguito». Perché quella frase? «Perché ha cancellato le cretine dalla storia. Invece dobbiamo riconquistare la nostra stupidera». Così, per dire.