Cocaina dal Sudamerica, quindici condanne
Pene da 2 a 12 anni per il cartello che ha importato 750 quintali di droga per le piazze di spaccio
Si è concluso con 15 condanne, che vanno da un minimo di due anni e otto mesi a un massimo di 12 anni e otto mesi, e con due assoluzioni, il processo con rito abbreviato a carico di 17 persone a processo per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale e allo spaccio di ingenti quantità di droga e riciclaggio. La sentenza, pronunciata ieri dal gup Letizio Magliaro, ha visto però cadere in quasi tutti i casi contestati l’aggravante del reato transnazionale di traffico di stupefacenti, riducendo l’entità delle pene inflitte, mentre l’accusa aveva chiesto condanne molto più pesanti che arrivavano a 14 anni di carcere per i domenicani Eduardo Lisandro Rodriguez Vidal e Fernando Arturo Sanchez Alcantara, entrambi difesi dal legale Matteo Murgo e condannati a 12 anni e 8 mesi di detenzione. Un altro imputato ha patteggiato e altre tre saranno giudicate con rito ordinario.
Nel corso delle indagini erano stati sequestrati oltre 750 chili di cocaina, stoccati in un garage a Bologna e nel Comune di Monte San Pietro. Con il blitz di un anno fa la Mobile eseguì 21 misure cautelari (20 in carcere e una ai domiciliari) disposte dal gip
Nadia Buttelli su richiesta della Procura, all’esito di un’indagine su un presunto sodalizio finalizzato al traffico internazionale di droga condotta dalla Dda con il procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Roberto Ceroni. L’inchiesta era stata svolta dall’inizio del 2021 al febbraio dell’anno successivo, quando furono arrestate cinque persone ritenute i capi dell’organizzazione. Secondo la ricostruzione dell’accusa, la droga arrivava in Italia dal Sudamerica, acquistata direttamente da chi la produceva a Santo Domingo, a bordo di navi container, nascosta in pellame di bovino grezzo, ufficialmente destinati a una società italiana appositamente costituita. Dopo essere arrivata in diversi porti, tra cui quello di Savona dove fu operato un sequestro, veniva trasportata a Bologna e stoccata nel garage di Monte San Pietro, quindi la cocaina veniva smistata su varie piazze di spaccio italiane. Il valore della droga sequestrata è stato stimato in circa 61 milioni di euro, somma che avrebbe fruttato se venduta al dettaglio. Durante i sequestri la polizia trovò anche più di 300mila euro in contanti. L’avvocato Simone Romano, che difende il dominicano Hansel Rosario Valdez, condannato a sei anni e cinque mesi, esprime «soddisfazione rispetto all’esclusione dell’aggravante della transnazionalità dei traffici e al fatto che il ruolo del mio cliente sia stato ridimensionato rispetto alle accuse della Procura». Gli imputati sono tuttora quasi tutti ai domiciliari o detenuti.
In aula
Caduta l’aggravante della transnazionalità, la Procura aveva chiesto pene più severe