Banchi applausi e polemiche: «Calendario pesante»
Il tecnico: «Troppe partite, non riusciamo a fare il nostro gioco». Ora Barcellona e Partizan
Dopo il successo su Napoli e il secondo posto confermato, il tecnico bianconero Luca Banchi applaude la prova della sua Virtus: «È un’ottima vittoria arrivata in una gara impegnativa contro un’avversaria che veniva da quattro successi in fila. Non era facile interrompere il flusso e lo stile di gioco che hanno: era importante rispondere come abbiamo fatto, abbiamo smarrito il filo della gara per pochi istanti e ci sono tornati addosso. Il controllo del ritmo era fondamentale vista anche la velocità e l’incoscienza con cui tirano da tre: ben 36 volte, anche più delle loro medie. Siamo stati attenti e li abbiamo tenuti a distanza, crescendo in difesa e attaccando con buona qualità».
Banchi poi svela un retroscena relativo al mancato challenge su Lundberg a fine primo quarto («ci avevano avvisato prima della gara che non c’era segnale, si è riattivato solo nel finale») e deve fare i conti con il lieve acciacco accusato da Pajola. «Ha sentito un piccolo fastidio e ha preferito non rientrare — analizza — giochiamo sempre su equilibri sottili e stiamo attenti a ogni piccolo segnale, spero sia solo un risentimento». Il tema della gestione è centrale nella stagione bianconera, come sottolinea Banchi: «Veniamo da settimane difficili, in emergenza tra infortuni e impegni duri e ravvicinati. Lo staff fa un grande lavoro per mettere in campo tutti nel modo migliore, ma il calendario non ci permette di presentare la squadra che vorremmo e giocare il basket che vorremmo».
Ora arrivano Barcellona e Partizan, con Shengelia e Dobric ancora in uscita dai box. E proprio sui due infortunati, il tecnico fa una lunga riflessione: «Valuteremo giorno per giorno, per un reinserimento graduale e rischi calcolati. Questo format uccide il gioco e mette a repentaglio la salute dei giocatori, bisognerebbe riflettere ma non so se c’è la voglia di ascoltare. Ci attendono gare importanti, ma dobbiamo avere la lucidità di analizzare la situazione in una visione più ampia da quasi 80 partite stagionali».
Contro Napoli si è preso un ruolo da protagonista, con 13 punti nell’ultimo quarto, Iffe Lundberg: «Cerco sempre di aiutare i compagni e portare energia in partita — sorride il danese — e nel secondo tempo ne serviva. Dopo l’intervallo lungo siamo andati molto meglio, giocando più aggressivi e migliorando in difesa per vincere questa partita».
Veniamo da settimane difficili, in emergenza tra infortuni e impegni duri e ravvicinati: questo format uccide il gioco