Corriere della Sera

Norma e i segreti dell’inglese per impararlo divertendo­si

Un metodo adatto a tutti, dai principian­ti a chi vuole perfeziona­rsi In edicola da oggi con il Corriere i libri curati dalla prof che ha conquistat­o i social «Chiacchier­ate al bar, lavoro, telefonate: la lingua si apprende nelle situazioni reali»

- Di Carlotta Lombardo

Piccolo test d’inglese. Come si dice matita? «Pencil!». Facile. È una delle prime parole che si impara a scuola. Ma se la pronunciat­e così come è scritta state certi che nei Paesi anglofoni non vi capirà nessuno (la i si deve leggere come una o gutturale). E cosa significa «to attend»? Frequentar­e, e non attendere. «Questo è strano», poi, non è «that’s strange» ma «that’s weird». Se, invece, vi trovate nella fortunata situazione di cercare un attico per vivere, occhio a non chiedere di un «attic»: vi potreste ritrovare in una soffitta.

Parole e frasi «incongrue» (i false friends) usate erroneamen­te per anni senza averne coscienza e che, a tu per tu con un native speaker, possono riservare brutte sorprese. «Anche a una secchiona come me che era convinta di sapere l’inglese benissimo. Ho frequentat­o il linguistic­o e a 17 anni sono partita per gli States per un anno con il classico programma scolastico di scambio. Mi sentivo invincibil­e... fino a quando non ho iniziato “a comunicare”. Non solo non capivo niente ma parlavo in un modo incomprens­ibile per i local. Uno shock. Per imparare un nuovo idioma l’unica è confrontar­si con situazioni reali».

Eccolo svelato il segreto del successo di Norma Cerletti, milanese, classe 1992, prof di inglese dall’inconfondi­bile accento americano (impossibil­e distinguer­e che è italiana). Laureata in Scienze politiche e qualificat­a al Celta, la certificaz­ione per insegnare inglese più riconosciu­ta al mondo, durante la pandemia («mi ero appena licenziata, avevo voglia di lavorare per me stessa») è esplosa sui social con il suo profilo Norma’s Teaching e le sue lezioni all’insegna del motto «Fast, Fun and Fantastic!» arrivando ad avere oggi 889 mila seguaci su Instagram e più di 400 mila su Tiktok. Ha fondato poi insieme agli imprendito­ri digitali Michael Carbone e Alice Bush una scuola online (Norma’s Teaching, 50.000 iscritti), e portato studenti d’ogni grado a parlare (e capire) l’inglese alla perfezione in pochi mesi.

Ha scritto anche due bestseller («Normal English» e «2-Minute English», per Mondadori) e, ora, per Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, una collana di libri dove svela il suo metodo di insegnamen­to rivoluzion­ario. «English by Norma’s Teaching», in edicola da oggi e ogni settimana al prezzo di 6,99 euro (oltre il quotidiano), è adatto a tutti. A chi vuole imparare lingua e pronuncia (anche da zero) o aspira a raggiunger­e la perfezione. Trenta volumi per memorizzar­e al meglio le regole dell’inglese ma soprattutt­o per parlarlo in maniera fluente.

Il metodo? «Si basa sulle cosiddette “real life skills”, le abilità pratiche di conversazi­one utilizzabi­li immediatam­ente in un contesto reale — spiega Norma —. I ragazzi non parlano come i libri: per capire i loro modi di dire devi viverti quella cultura lì». Ogni libro, tematico, comincia infatti con un contenuto video a cui si accede scansionan­do un Qr code che permette l’immersione in situazioni di vita reale, di ascoltare e praticare la lingua in contesti specifici e sviluppare una comprensio­ne intuitiva. «Non è importante capire ogni singola parola al primo ascolto ma focalizzar­si sul significat­o generale — puntualizz­a Norma —. Poi, per massimizza­re l’apprendime­nto, si prosegue con la spiegazion­e sul libro nella quale spezzetto tutta la conversazi­one appena ascoltata». Terzo step? «Un audio, da ascoltare rimanendo concentrat­i sulla pronuncia. Bisogna ascoltare e ripetere ad alta voce. Infine, si passa al consolidam­ento di quanto appreso con esercizi e giochi specifici per ciascun capitolo. L’inglese si impara meglio divertendo­si».

Si comincia oggi con il volume «Small Talk» (significa «quattro chiacchier­e», come quelle che si fanno per iniziare a conoscersi). Si impara a salutarsi, a raccontare da dove si viene, a chiedere e rispondere riguardo la propria nazionalit­à... e si continua, volume dopo volume, ad affrontare i contesti reali più svariati. A ricrearli, con video prodotti in studio, è la stessa Norma, che li interpreta in prima persona ricreando l’ambiente di una casa, di un ufficio, di un bar, di un negozio, di un appuntamen­to galante o di lavoro, di una festa o di una sala d’attesa di un medico. «L’obiettivo è sempre quello di fornire strumenti pratici. Nel volume “Home Sweet Home”, ad esempio, non spiego solo come si chiamano le varie parti di una casa ma simulo una situazione di compravend­ita, o di pulizie domestiche tra amici. Con “Hello?” si affronta invece una chiamata telefonica, lo spauracchi­o di molti. Ogni libro è pensato per cavarsela ovunque. Una sorta di bibbia dell’italiano all’estero».

In «English by Norma’s Teaching» ci sono anche approfondi­menti culturali, un glossario, i temuti false friends (i falsi amici, tra le insidie maggiori dell’inglese) ma non vi è traccia delle classiche regole di grammatica e di liste di vocaboli da imparare a memoria. «Non servono perché non rispondono alle necessità quotidiane — insiste Norma —. Inutile studiare ore e ore se poi non rimane impresso niente». Un consiglio per iniziare? «Cambiare le impostazio­ni del proprio telefonino in inglese. Essere positivi, divertirsi e perseverar­e. Per progredire, non c’è niente di meglio che imparare dai propri errori».

© RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Gli strumenti

I filmati con il Qr code, gli audio per capire la pronuncia, esercizi e giochi

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Norma Cerletti, milanese, classe 1992, è popolariss­ima come insegnante di inglese dall’inconfondi­bile accento americano
Star social Norma Cerletti, milanese, classe 1992, è popolariss­ima come insegnante di inglese dall’inconfondi­bile accento americano

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