In Emilia-romagna soccorsi con gommoni ed elicotteri
Si è aggravata ieri sera la piena di torrenti e fiumi in Emilia-romagna che già lo scorso anno avevano provocato alluvioni. «La situazione è critica», ha detto il prefetto di Ravenna. «Il ciclone Boris ha acquisito forza e umidità sul Mediterraneo caldo e ha scaricato sulla Romagna quantità d’acqua superiori a quelle record del maggio 2023. Quello che si riteneva impossibile, ora diventa possibile e frequente», rileva Federico Grazzini, dell’agenzia ambientale regionale. Tutta l’area tra Bologna e l’adriatico è oggi in allerta rossa, il resto della Regione in arancione, così come Marche, Appennino tosco-emiliano e Gargano in Puglia. Il ministro Nello Musumeci ha disposto la mobilitazione straordinaria della Protezione civile nazionale. Le scuole restano chiuse a Bologna, in Romagna e in parte delle Marche. A Rimini ieri allagati scuole e sottopassi, acqua in strada anche a Forlimpopoli, cantine invase a Cesenatico, pioggia battente sulle spiagge della riviera, il sindaco di Faenza ha ordinato l’evacuazione delle aree più a rischio. Nel Forlivese a Modigliana alcune persone sono state salvate con i gommoni, a Rocca San Casciano con l’elicottero per il pericolo di frane. La sindaca di San Lazzaro ha invitato i cittadini a non recarsi in cantine e box.
Colpita anche la Sardegna: a Cagliari una bomba d’acqua ha provocato disagi. Si svolgeranno nel pomeriggio a Foggia i funerali di Antonio Ciccorelli, il vigile del fuoco morto martedì sera a San Severo (Foggia) mentre prestava soccorso a una vettura. L’auto di servizio è stata travolta dalla piena di un torrente sulla statale 89. Il collega che era con lui è riuscito a salvarsi.