Corriere della Sera

«Tetti alle detrazioni e una flat tax allargata Ora privatizza­zioni»

Il sottosegre­tario Freni: meno imposte per chi ha figli

- Di Andrea Ducci

Commission­e Ue La Commission­e Ue ha più volte ribadito che la scadenza del Piano struttural­e di bilancio non è perentoria L’allarme è infondato

Sottosegre­tario Freni nella manovra che misure potrebbero esserci sul fronte delle agevolazio­ni per i figli?

«Le misure saranno definite appena avremo chiaro il quadro complessiv­o delle risorse a disposizio­ne, ma una cosa è certa — conferma Federico Freni, sottosegre­tario all’economia (Lega) — ci saranno meno tasse per chi fa figli».

Quindi come agirete?

«L’idea è inserire un tetto alla detrazioni che sia tarato in base al reddito e al numero dei figli a carico. Non discrimine­remo le famiglie che non hanno figli o i single, non un euro verrà sottratto a questi contribuen­ti».

Le detrazioni costano in totale circa 80 miliardi di euro, possono essere tagliate?

«Le detrazioni sono troppe, asistemati­che e molte intercetta­no una platea minima. Tagliare si deve e si può. Mai su sanità, casa e lavoro. Quel che risparmier­emo lo useremo per abbassare le tasse».

Per confermare il taglio del cuneo, gli sgravi Irpef e le deduzioni alle imprese servono circa 20 miliardi. Dove troverete i soldi per estendere la flat tax?

«L’estensione della flat tax è un tema centrale per la Lega. Siamo al lavoro sulle stime, le coperture le troveremo tra maggiori entrate e razionaliz­zazione della spesa».

Forza Italia chiede un intervento sulle pensioni minime. Ci sarà?

«Verificher­emo compatibil­mente con le risorse a disposizio­ne, come per tutti».

Il taglio dei tassi può essere di aiuto? Che impatto avrà sul costo degli interessi sul debito?

«Il taglio dei tassi deciso dalla Bce è un primo passo, ancora timido, ma c’è. Un impatto lo avrà, sebbene sia prematuro fare stime».

Avete rinviato l’approvazio­ne del Piano struttural­e

di bilancio (Psb) perché sperate che saltino fuori risorse in più dall’aggiorname­nto dei conti pubblici dell’istat?

«Approvare il Piano struttural­e di bilancio senza tenere conto della revisione quinquenna­le dei conti pubblici è come comprare casa senza sapere quanti soldi si hanno in tasca. Però non esiste nessun tesoretto, solo una gestione razionale delle risorse».

Lo slittament­o del Psb non rischia di irritare Bruxelles?

«La Commission­e europea ha più volte ribadito che la scadenza del 20 settembre non è perentoria. Capisco che uno scontro tra l’italia e l’europa piaccia tanto ai soliti gufi, ma l’allarme è infondato».

Giorgetti ha illustrato ai leader della maggioranz­a le linee guida del Psb. Quali sono?

«Il Piano poggia su riforme ed investimen­ti che sono imprescind­ibili per il Paese.

Le privatizza­zioni dovrebbero garantire 20 miliardi entro il 2026, il saldo ora è a 3. Obiettivo irraggiung­ibile?

«L’obiettivo è pienamente raggiungib­ile. L’orizzonte temporale scelto dal governo garantisce operazioni di buon senso. Non è tempo di saldi».

La Lega ha due nuovi vicesegret­ari: Claudio Durigon e Alberto Stefani. Cosa cambia?

«Matteo Salvini ha fatto le scelte migliori per rilanciare il progetto politico della Lega. Un progetto fondato sull’ascolto dei territori, da Nord a Sud, e che trova la sua declinazio­ne operativa nel ruolo svolto dentro al governo. Insieme ad Andrea Crippa, i due nuovi vicesegret­ari porteranno un contributo fondamenta­le al movimento».

Cosa ne pensa il governo del piano Draghi?

«È una scossa per un’europa priva di identità. Per ora è un primo passo per riallinear­e i valori fondanti dell’unione alle nuove sfide internazio­nali che richiedono un deciso cambio di paradigma».

Tassi

Il taglio dei tassi deciso dalla Bce è un primo passo, ancora timido, ma c’è. Un impatto sui costi del debito ci sarà, ma è prematuro fare stime

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