Dybala resta in sospeso Kalulu ricambia idea Percassi non fa sconti
L’argentino rimanda il sì all’al Qadsiah, ma l’addio sembra più vicino Il difensore del Milan convinto ad accettare il trasferimento a Torino L’ad nerazzurro: «Koopmeiners e Lookman sono nostri calciatori»
A dieci giorni dalla fine del mercato sono pochi i club a potersi cullare in una posizione di relativa tranquillità. Il gong delle trattative suonerà alla mezzanotte del 30 agosto, dopo due giornate di campionato, tre addirittura per Venezia, Torino, Inter e Atalanta. «Non è utopia iniziare la stagione dopo il termine del calciomercato» ha dichiarato Luigi De Siervo, ad della Lega di A. «Ci abbiamo provato confrontandoci con le leghe europee, ma la Liga è stata categorica in tal senso e non siamo riusciti a trovare l’accordo. Anche con la lega saudita abbiamo aperto un dialogo che va nella direzione di posticipare l’inizio dei tornei dopo la conclusione delle trattative».
È l’auspicio degli allenatori, in primis di Gasperini, furibondo dopo le intemperanze dei suoi campioni, Koopmeiners e Lookman, ribelli alle regole della casa dopo i corteggiamenti di Juventus e Paris Saint-germain. «L’anno scorso per la prima volta avevamo la volontà di confermare tutti i big, protagonisti di un’annata straordinaria» ha dichiarato Luca Percassi, ad dei bergamaschi prima della squillante vittoria a Lecce. «Eravamo preparati ad alcune turbolenze ma non ci aspettavamo certe situazioni. Per la prima volta nella nostra storia l’idea era quella di non far partire nessuno» ha messo in chiaro il manager. «Tutti i giocatori sono dell’atalanta e la società deciderà per il bene della squadra. Spesso a questi ragazzi vengono suggeriti comportamenti inopportuni». Tradotto, se per il tuttocampista olandese la proposta di Giuntoli da 52 milioni più 7 di bonus si avvicina ai 60 richiesti dalla Dea, per l’attaccante nigeriano serviranno almeno 50 milioni. «Nessuno si sarebbe aspettato di trovarsi in questa situazione, adesso devo viaggiare a vista» è il commento di Gasperini.
Giuntoli osserva, contende all’atalanta Nico Gonzalez della Fiorentina e incassa la risposta definitiva di Kalulu. Fuori dai piani di Fonseca, il difensore pagato al Lione 480 mila euro nel 2020 come contributo Fifa per averlo cresciuto nel settore giovanile, ha deciso ieri sera di dire sì alla Juventus. Non era convinto di trasferirsi a Torino non avendo la certezza di un posto da titolare e neppure era convinto della formula del diritto di riscatto. Ieri però da Torino le telefonate si sono succedute fino a sgretolare il muro di resistenza del giocatore.
La Roma attendeva ieri l’ok di Paulo Dybala a trasferirsi all’al Qadsiah, la squadra della Saudi League che debutterà in campionato in casa venerdì contro l’al Fateh. Il club giallorosso, determinato a risparmiare i 6 milioni di ingaggio, sta facendo pressioni per spingere la punta a lasciare Trigoria. Contro il Cagliari è stato messo in panchina e gli è stato detto che in caso di permanenza non avrà un ruolo centrale. Così, nonostante l’amore del popolo giallorosso e il sogno di giocare con Soulé, il passaggio alla Lega araba è un’opzione concreta.
In questo contesto di incertezza, va sottolineato il lavoro di Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada che, pur partiti in sordina, hanno colmato le lacune della squadra assicurando per le prime battute della stagione le pedine mancanti: Pavlovic, Emerson Royal, Morata e soprattutto Fofana per una spesa totale di 70 milioni circa, messi a disposizione dalla proprietà. Gli ultimi giorni della finestra di trattative serviranno per le cessioni (Adli, Bennacer e Pobega) propedeutiche a un eventuale innesto: Manu Koné, seguito anche dalla Roma, è un’opzione. Silvano Vos, centrocampista dell’ajax classe 2005, l’idea delle ultime ore. L’inter tratterà con l’independente Rivadavia l’acquisto di Tomas Palacios: affare da 5 milioni. Il Monza potrebbe riabbracciare Zerbin se sfoltirà la rosa.
Il no della Liga
De Siervo: «Abbiamo provato ad anticipare la fine delle trattative, la Liga ha detto no»