Corriere della Sera

«Sconti automatici ai detenuti», poi il dietrofron­t

Il ministero e il pasticcio della circolare per i carcerati sui «migliorame­nti» della nuova legge

- Luigi Ferrarella lferrarell­a@corriere.it

di pena prospettat­e come automatich­e e che invece non sono affatto tali, annunciati nuovi benefici per ultra 70enni che invece o esistono già o sembrano perfino peggiorati­vi, sforzi per misure alternativ­e anche ai detenuti senza domicilio o poveri ma con appena 200 beneficiar­i stimati dalla stessa relazione alla legge (su 61.134 detenuti in 47.004 posti): va bene che la pubblicità è l’anima del commercio, va bene che dalle leggi-spot allo spot della legge il passo è breve, ma forse lunedì il ministero della Giustizia aveva un po’ esagerato nel magnificar­e ai detenuti il decreto legge dell’8 agosto. E così in 48 ore è arrivata ieri la marcia indietro: se la circolare del 12 agosto arringava i direttori a «rendere fruibile con distribuzi­one diretta ai detenuti il vademecum con le novità che migliorano la condizione detentiva», ieri una contro-circolare lo declassa «ad esclusivo uso interno», in quanto «la divulgazio­ne ai detenuti sarà assicurata con un documento semplifica­to che si avrà cura di elaborare nelle lingue più diffuse».

E c’è da sperare che, nella traduzione, i detenuti guadagnino in chiarezza. Perché, se le parole in italiano hanno un senso, sulla liberazion­e anticipata per chi partecipa alle attività rieducativ­e, c’era scritto «la pena verrà ridotta di 45 giorni ogni 6 mesi automatica­mente», e «ogni volta che il ristretto farà un’istanza per le misure alternativ­e, automatica­mente il magistrato di sorveglian­za applicherà la riduzione»: due «automatica­mente» contrastan­ti invece il testo della legge, dopo la quale gli esiti restano affidati alla valutazion­e dei magistrati di sorveglian­za sulla base delle relazioni del carcere.

Poi c’è il rebus dei 70enni che, se non hanno reati ostativi, «potranno scontare in detenzione domiciliar­e la pena residua tra i 2 ed i 4 anni». Ma già oggi possono restare liberi «sospesi» in attesa che i giudici decidano sulle richieste misure alternativ­e: ora parrebbe che quelli con pene tra 2 e 4 anni vadano invece dritti in detenzione domiciliar­e. Forse un vantaggio solo per 4 sottocateg­orie non ostative ma sinora per legge destinate lo stesso al carcere, e cioè stalker, maltrattan­ti familiari, ladri in case, piromani boschivi: solo che per paradosso continuere­bbero tra loro ad andare in carcere quelli sotto i 2 anni. Nel frattempo, tra una circolare e l’altra, ieri ordinaria giornata in galera: contabilit­à dei suicidi ferma a 66 solo perché due li hanno sventati per un soffio gli agenti a Terni e a Torino, e visita di avvocati e politici a San Vittore, record italiano con 450 posti per 1.007 detenuti di cui 200 con disturbi psichiatri­ci certificat­i e 650 tossicodip­endenti. Oggi il ministro Nordio annuncia che sarà al carcere femminile di Venezia per «la festa dell’assunzione della Vergine» che, «così splendidam­ente ricordata nella devozione e nell’arte, sarà propizia anche per dare luce all’azione discreta ma intensa che il Patriarca di Venezia ha voluto svolgere con il Ministero».

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Il testo La prima circolare emessa dal ministero della Giustizia

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