A2a, il risultato sale a quota 478 milioni Tratta con Ascopiave
A2a chiude il semestre rivedendo al rialzo le stime e annunciando una possibile cessione. La multi-utility taglia il giro di boa del 30 giugno con un margine operativo lordo a 1,27 miliardi (+45%) e un utile netto ordinario a 478 milioni (+86%) grazie alla generazione di energia e al trading e mercato. Le fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico e fotovoltaico) rappresentano oltre il 60% della produzione. Il gruppo controllato dai Comuni di Milano e Brescia ha alzato la guidance per l’intero 2024 dell’ebitda, ora compreso tra 2,18 e 2,22 miliardi, e dell’utile netto ordinario, tra 700 e 720 milioni.
Per finanziare l’acquisto di un pezzo di rete elettrica di distribuzione di Enel (tra provincia di Milano e Val Trompia nel bresciano), con il closing da 1,2 miliardi atteso entro fine anno, A2a potrebbe cedere parte della distribuzione gas: si tratta di 490 mila pdr (punti di riconsegna) in Lombardia, negli ambiti territoriali di Brescia, Bergamo, Cremona, Pavia, Lodi. L’accordo non vincolante per negoziare in esclusiva fino al 15 dicembre è con Ascopiave, che con l’operazione aumenterebbe di quasi il 50% i pdr (oggi 870 mila).
«Ascopiave fatto una proposta interessante — ha commentato il ceo di A2a Renato Mazzoncini durante la conference call con i giornalisti — e la vendita rientra nella nostra strategia che si focalizza sulle reti elettriche. Siccome mi piace rimanere liquido per cogliere nuove opportunità, siamo disponibili a cedere altre quote di minoranza anche se non ci sono ancora settori indicati».