Lamborghini, record di vendite Revuelto e Urus: tutto esaurito La Borsa penalizza la Porsche
Sant’agata Bolognese: 5.558 vetture. La Cina pesa su Stoccarda
Creare un’identità di marca o aziendale è l’insieme degli elementi di riconoscimento del brand. Il successo di Lamborghini deriva, tra le varie cose, dall’aver seguito una strategia di marketing sempre coerente con una linea di comunicazione chiara e diretta.
Il ceo Stephan Winkelmann ha innalzato gli obiettivi per cui i modelli dovevano nascere perseguendo un senso maniacale del dettaglio, frenando sull’elettrico puro, spingendo sull’ibrido. I risultati lo dimostrano, nei primi sei mesi dell’anno Lamborghini ha consegnato 5.558 veicoli, fatturando 1,621 miliardi di euro, il 14% in più rispetto al primo semestre del 2023, ottenendo il miglior risultato operativo di sempre per la casa del Toro, ben 458 milioni, con una profittabilità che ha raggiunto il 28,2%.
Le ragioni si intravedono negli investimenti colossali, per ampliare l’offerta del prodotto, adottando i codici del settore del lusso, quello stile di vita che chiede continue innovazioni.
La speranza è di vedere incoraggiati gli appassionati di moda a guardare i brand dell’auto sotto una nuova luce; l’avvicinamento dei due settori potrebbe interessare, globalmente, in progetti traversali, circa 400 milioni di consumatori. A partire dagli Stati Uniti che rimangono l’eccellenza con 1.621 vetture vendute, seguiti dalla Germania, dal Regno Unito, dal Giappone, dalla Cina e dall’italia. È sempre Winkelmann a sottolineare che «questa diffusione in tutte le regioni ci aiuta a essere maggiormente protetti dalle crisi a livello locale». Il portafoglio ordini non smentisce: la Revuelto prevede due anni di attesa, la Huracán ha richieste che coprono tutta la produzione, sino a fine anno e la Urus, lanciata al salone di Pechino in aprile, ha nei cassetti ordini che coprono l’attesa di almeno 12 mesi. È stata ufficializzata per il 16 di agosto, alla Monterey car week, negli Stati Uniti, la presentazione dell’erede della Huracán, una Lambo compatta, dotata di un motore V8 biturbo ibrido, che potrebbe essere chiamata Temerario, una Hpev che segnerà il completamento del processo di ibridizzazione di tutta la gamma.
Chi vive un momento meno felice è Porsche che, nonostante abbia un assortimento di proposte molto ampio, perde di marginalità, calano le stime di produzione e il titolo scende in Borsa. Inoltre sta soffrendo in Cina, dove registra una perdita superiore al 33% e la sua elettrica Taycan fatica a conquistare nuovi clienti. Senza dimenticare che Porsche negli ultimi anni era arrivata a produrre più di 300 mila vetture con risultati economici sbalorditivi.