La bilancia premia Lewis Per Leclerc un podio amaro
Russell squalificato, vince Hamilton che in pista surclassa Charles
Dalla magia all’incantesimo. Il confine fra impresa e clamoroso fiasco misura un chilo e mezzo. Sono valori enormi in F1 dove si limano grammi per guadagnare un pugno di centesimi. Russell aveva celebrato il trionfo di Spa con un’euforia incontenibile, aveva resistito a Hamilton per tagliare il traguardo da primo dopo aver accarezzato le gomme come nessuno. Aveva convinto gli strateghi a tentare l’azzardo di un solo pit-stop, una scelta che nelle simulazioni dei computer non era neanche contemplata. Ma George ha perso tutto sulla bilancia: alle verifiche la monoposto numero 63 è risultata sottopeso (796,5 kg contro i 798 del minimo consentito) le rilevazioni sono state effettuate con due strumenti diversi. Verdetto senza appello, la Mercedes ha ammesso «che l’errore è stato fatto in buona fede». Ora, come sia possibile per un team così esperto commettere una simile ingenuità lascia dei dubbi, ma Toto Woff non aveva motivi per contestare il risultato dal momento che la vittoria è rimasta in casa. Lewis Hamilton, a tavolino, ha ottenuto il 105esimo successo in carriera. «Ha meritato di vincere — sottolinea il team principal austriaco —, era il più veloce con due soste. A George dobbiamo delle scuse: è stato un nostro errore, dobbiamo capire perché sia successo e fare in modo che non si ripeta più». Squalifica imbarazzante dopo la corsa in volata in Belgio, terra di grandi ciclisti. Il gruppo è compatto come non mai e Verstappen ha smesso di fare il Pogacar: da undicesimo a quarto, ed è contento perché la Red Bull non è più un’astronave e si prepara a scaricare Perez per riprendere Ricciardo. Negli anni scorsi Max aveva dominato pur partendo a lontano. I rivali sono tanti ma pasticcioni: Norris vittima dei suoi errori, Piastri non ancora pronto per la doppietta, la Mclaren è veloce ma acerba. Manca la Ferrari, il podio conquistato a tavolino da Leclerc (prima top 3 dopo il successo di Montecarlo) grazie alla squalifica di Russell è un premio troppo piccolo per sorridere. In mente Charles ha il sorpasso subìto al 3° giro da Hamilton, doloroso pensando al presente e alla futura coabitazione con Lewis.
A perdere la pole è abituato (25 in carriera a fronte di soli 6 successi) e a Spa se lo aspettava, la pioggia nelle qualifiche aveva mascherato i valori. «Sono deluso, non siamo abbastanza veloci. Pensavamo di poter lottare alla pari contro la Mercedes. Peggio del previsto». Il tour estivo della Ferrari — 5 Gp in 6 settimane, dopo la pausa si riparte il 25 agosto in Olanda — si conclude con poche briciole e tanti dubbi. Aver sbagliato gli sviluppi ha comportato un passo indietro di mesi, la riorganizzazione tecnica dopo l’addio del responsabile Enrico Cardile (passato all’aston Martin) richiederà tempo e rodaggio. «Ma siamo tutti vicini e bastano piccoli passi per passare dal settimo posto al podio». Vasseur continua a ripeterlo, ma intanto festeggiano gli altri. E non è più Verstappen.