Berrettini torna Martello supera Tsitsipas e in finale affronta Halys
Matteo Berrettini non giocherà il torneo olimpico al Roland Garros e, per il suo attuale stato di forma, è un peccato. Ma il Martello è tornato, ancora una volta, più forte di ogni avversità. Quella guadagnata sulla terra svizzera in altura di Gstaad sarà la sua terza finale stagionale nel circuito maggiore (bilancio di una vittoria a Marrakech e una sconfitta a Stoccarda), ma anche la terza in questo torneo, dove Berrettini ha ricordi splendidi. Nel 2018 vinse lì il suo primo titolo a livello Atp battendo lo spagnolo Roberto Bautista Agut, e arrivò in finale anche nel 2022, prima di perdere contro Casper Ruud. Quella di oggi, che inizierà alle 11.30 (diretta Sky), sembra quella con il pronostico più chiuso dalla parte dell’italiano, che si troverà di fronte il qualificato francese Quentin Halys, che sta vivendo la settimana della vita. Se Berrettini è quello visto a Wimbledon contro Sinner, o quello visto in questa settimana (con il picco massimo delle due vittorie contro Auger Aliassime e Tsitsipas), Matteo deve preoccuparsi solo di se stesso: ieri contro il greco contro cui non aveva mai vinto ha tenuto il 92% di punti vinti con la prima e non ha concesso palle break per tutta la partita, chiudendo 7-6, 7-5 e salendo virtualmente al numero 58 del ranking (era partito 82) con la prospettiva di scalare ancora in caso di vittoria. Berrettini, dopo Gstaad, è iscritto a Kitzbuhel, poi andrà in America, dove lo scorso anno si fece male chiudendo la stagione con tre mesi di anticipo. La strada è ancora lunga, ma Matteo ha imboccato quella giusta, vincendo la 15ª partita su 20 giocate. Rafa Nadal, invece, oggi a Bastad contro il portoghese Nuno Borges tornerà a respirare l’aria di una finale: non gli capitava da due anni.