Dialoghi europei con Ferrari e Mazzocchi «al comando»
Dialoghi europei. A: «Hai visto “Notti europee”? Non è l’incarnazione, la prova provata che esiste Telemeloni?» B: «Stai scherzando? Una cosa così non la scriverei mai. Da cosa lo deduci? Il direttore di Raisport, Iacopo Volpi, non mi sembra un meloniano, piuttosto un centrodestrista».
A: «Che c’entra Volpi? Sto parlando di Paola Ferrari, Marco Mazzocchi e Tony Damascelli. Hanno vinto le elezioni e adesso si prendono tutto».
B: «In Rai succede sempre così, è sempre successo. Del resto, Rai Sport è sempre stato una “riserva indiana” della destra, stai scoprendo l’acqua calda».
A: «Sì, ma guarda come sono ringalluzziti, Ferrari e Mazzocchi, sono incontenibili: adesso comandiamo noi e ci ripigliamo la rivincita».
B: «Ma se al massimo giocano alle pagelle, come i bambini. E poi non vedi che c’è una gara di bilanciamenti, di equilibrismi? Il romanista Ubaldo Righetti è del Pd, vicino a Roberto Gualtieri».
A: «E gli altri? Tutti comunisti?».
B: «Francamente non so. Valeria Ciardiello è brava ma ha una sola colpa: è stata il volto di Juventus Channel. Però ha frequentato il Liceo Manzoni di Milano, lo stesso di Enrico Mentana, Stefano Boeri e Matteo Salvini. Eraldo Pecci, non me lo toccare: torinista e battutista. Pare che una volta, quando giocava nel Bologna, abbia detto al tecnico Bruno Pesaola “Mister, lo sa che sono estroso”. “«No – gli rispose “el petisso” -, lei è un “estronso”. Da quell’episodio è nato il gusto per la battuta».
A: «Va bene, ma quello che conta è la conduzione, e ai posti di comando ci sono Ferrari e Mazzocchi, che non hanno mai fatto mistero delle loro simpatie politiche».
B: «Chi vince comanda, è la regola della Rai. Gioca la Nazionale, la destra è sempre stata nazionalista. Però vorrei parlare di tv non di politica».
A: «Ma non ricordi cosa diceva Andreotti? In politica e in tv i tempi del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti».
B: «Il sol del divenire».