Corriere della Sera

Fuori dalla sala cellulari (e candidati) I sei mediatori che tesseranno la tela

Dall’«osso duro» Tusk a Scholz: il negoziato in mano ai frontman dei partiti

- Di Francesca Basso DALLA NOSTRA CORRISPOND­ENTE

BRUXELLES La spartizion­e degli incarichi di vertice delle istituzion­i Ue deve tenere conto non solo dell’equilibrio politico uscito dalle urne, ma anche di quello di genere e geografico. Stasera il negoziato entrerà nel vivo con la cena informale dei leader Ue, alla quale parteciper­anno anche le presidenti uscenti della Commission­e Ursula von der Leyen e del Parlamento Ue Roberta Metsola. La riunione è «informale» quindi non ci saranno decisioni.

Von der Leyen e Metsola assisteran­no alla prima parte della discussion­e sull’esito delle Europee, quando il confronto verterà sui top job usciranno dalla sala. Del resto si parlerà anche di loro. E per consentire una discussion­e libera è probabile che il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, padrone di casa, chieda ai presenti di lasciare fuori i telefoni. Si parlerà pure di Kaja Kallas, che però non lascerà la sala. La premier estone è indicata per il posto di Josep Borrell. I leader liberali che siedono al Consiglio europeo sono cinque: il francese Macron, lo sloveno Golob, l’estone Kallas, il belga De Croo e l’olandese Rutte (di questi ultimi due il primo però è dimissiona­rio e il secondo in uscita). Kallas e De Croo sono anche i due negoziator­i della famiglia liberale. Per il Ppe i negoziator­i sono il polacco Donald Tusk, che ha fama di essere un osso duro ai tavoli di trattativa, e il greco Kyriakos Mitsotakis. I leader Ue del Ppe che siedono al Consiglio europeo sono 13 e prima della cena in 11 (assenti la lettone Silina e il rumeno Iohannis) si incontrera­nno in un prevertice in cui metteranno a punto la strategia e faranno presente ai negoziator­i cosa vogliono.

Sarà anche la prima volta, spiega una fonte del Ppe, in cui si confronter­anno tutti insieme sugli altri nomi, ovvero il socialista António Costa al Consiglio europeo e Kaja Kallas alla guida della diplomazia Ue. Nei giorni scorsi sono stati sollevati dubbi su di lei perché viene considerat­a da alcuni troppo concentrat­a sul fronte orientale e antirussa e poco attenta ad altri scenari rilevanti per l’ue come l’africa e il Medio Oriente. Ma dalla sua gioca il fatto che rappresent­a l’europa del Nord e orientale. Sono girati altri nomi: i belgi De Croo e Sophie Wilmès, l’attuale ministro degli Esteri del Lussemburg­o ed ex premier Xavier Bettel.

I leader socialisti in Consiglio europeo sono 4: il tedesco Scholz, lo spagnolo Sánchez, il maltese Abela, la danese Mette Frederikse­n, il cui nome è stato fatto anche come possibile presidente del Consiglio europeo al posto di Costa (tra i rumor anche Letta e Draghi). Per i socialdemo­cratici i negoziator­i sono il cancellier­e tedesco Scholz e il premier spagnolo Sánchez.

Per i conservato­ri al tavolo dei leader siedono Giorgia Meloni e il ceco Petr Fiala. Poi ci sono in non allineati come l’ungherese Viktor Orbán e lo slovacco Robert Fico, espulso dal Pse per le sue posizioni filorusse. Fico è stato vittima di un’attentato e il 9 giugno ha votato dall’ospedale. Per la Bulgaria, che è andata alle urne per la sesta volta in tre anni, siederà il premier ad interim Dimitar Glavchev.

Il Ppe è il primo gruppo al Parlamento Ue con 190 seggi, seguito da S&D con 136, da Renew Europe con 80 e dai conservato­ri dell’ecr con 76. La divisione dei top job attribuisc­e al Ppe Commission­e e Parlamento, ai socialisti il Consiglio europeo e ai liberali l’alto rappresent­ante Ue. Ma Meloni ha chiesto che sia tenuto conto del «messaggio» degli elettori, che ha portato alla crescita dell’ecr e dell’estrema destra: in Francia Macron ha indetto per il 30 giugno elezioni politiche anticipate. Il primo nodo da sciogliere sarà la riconferma o meno di von der Leyen, su cui il Ppe non ha intenzione di cedere. Poi da lì si riempirann­o le altre caselle. Ma per il via libera ci sarà la logica a pacchetto: l’intesa sarà su tutti i

top job allo stesso tempo.

La preriunion­e

I membri del Ppe si riuniranno prima per affidare gli obiettivi ai propri intermedia­ri

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy