Lo stress non è uguale per tutti
Ne soffrono più gli uomini delle donne ma, in generale, negli ultimi anni è aumentato il carico quotidiano di esperienze che lo provocano. Il nostro organismo rischia così di venire sopraffatto con conseguenze sulla salute
Non è uguale per tutti l’effetto dell’esposizione allo stress cronico. A risentire dei suoi effetti deleteri sulla salute generale sono soprattutto gli uomini, e l’effetto tende a essere ancora più significativo man mano che l’età avanza. Ma è per tutti, uomini e donne, che negli ultimi anni c’è stato un netto incremento del cosiddetto carico allostatico, l’accumularsi delle esperienze stressanti della vita quotidiana.
Lo indica una ricerca coordinata da Kirsi Honkalampi dell’institute of clinical medicine dell’università di Oslo, e pubblicata sul Journal of affective disorders.
I ricercatori riportano anche dati di un precedente studio statunitense che mostra un generalizzato incremento della prevalenza del carico allostatico del 45 per cento dal periodo 1988-1991 al periodo 2015-2018.
E hanno anche individuato alcuni fattori che hanno contribuito all’aumento di questo carico: «La nostra indagine ha mostrato diversi elementi associati a una maggiore probabilità di avere un elevato carico allostatico» dicono nelle conclusioni dell’articolo. Si tratta di sintomi depressivi, ma anche di specifici fattori socioeconomici, come appunto l’età avanzata, il sesso maschile, un basso livello di formazione e studio, o fattori correlati allo stile di vita, come la tendenza ad abusare di alcol e la mancanza di esercizio fisico».
« Quando il carico arriva al punto in cui le risposte neuroendocrine richieste all’organismo per contrastare lo stress superano le risorse disponibili, si può arrivare a un punto di sovraccarico allostatico, e l’organismo inizia a essere sopraffatto», scrivono gli esperti.