Ex Ilva, Morselli indagata per inquinamento ambientale
Inquinamento ambientale e rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro: sono i due reati per i quali risulta indagata Lucia Morselli, ex amministratore delegato di Acciaierie d’italia, società che da alcune settimane è stata ammessa all’amministrazione straordinaria e commissariata dal governo. L’indagine sulla Morselli è riportata da «La Gazzetta del Mezzogiorno». La manager ha ricevuto un avviso di proroga delle indagini sulle emissioni di Acciaierie d’italia da parte del gip di Taranto, Francesco Maccagnano, aperta mesi addietro dalla Procura di Taranto: diversi sono i sopralluoghi effettuati in fabbrica dai Carabinieri del Noe su mandato dall’autorità giudiziaria. Al direttore dello stabilimento, Vincenzo Di Mastromatteo, sono stati anche notificati, da parte dei militari del Nucleo operativo ecologico, ordini di acquisizione relativi a documenti sulla gestione e manutenzioni degli impianti. L’indagine della Procura si è mossa sulla base di diversi esposti arrivati, ma il problema è stato anche segnalato dalle autorità sanitarie relativamente al benzene, inquinante cancerogeno. Pur restando sotto il valore limite, come media annuale, di 5 microgrammi per metro cubo di aria, Arpa Puglia ha infatti segnalato un trend al rialzo per le emissioni di benzene, passate, sempre come media annua, da 3,2-3,3 del 2022 a 3,7 dell’anno scorso. Il che, per Arpa e Asl, costituisce un segnale da non sottovalutare in una città come Taranto, già sottoposta a molte pressioni ambientali. Dai rilievi fatti da Arpa Puglia emerge che all’inizio del 2023 le emissioni di benzene (riferite sempre a valori medi mensili) hanno avuto un’accelerazione. In fabbrica i valori più bassi sono stati riscontrati alla portineria C e quelli più alti in cokeria.