Corriere della Sera

Tim, Figari verso la presidenza Labriola svela il nuovo piano

Approvata la lista per il board. Atteso un rialzo dei ricavi del 3% annuo

- Di Federico De Rosa

Tim si prepara alla svolta con un nuovo piano strategico — il primo della storia del gruppo che non comprende la rete di trasmissio­ne, destinata a passare a Kkr, ministero dell’economia e F2i — e un nuovo consiglio d’amministra­zione, di cui è stata definita la lista dei candidati di maggioranz­a in vista dell’assemblea che il 23 aprile procederà alla nomina. Il primo passo è stato fatto ieri con l’approvazio­ne da parte del consiglio del piano strategico al 2026 messo a punto dal ceo Pietro Labriola. Il perimetro del piano denominato «Free to run» include gli asset dei servizi (Consumer ed Enterprise), Tim Brasil e Sparkle, sulla quale è in corso la valutazion­e dell’offerta d’acquisto presentata dal Mef che prevede il mantenimen­to di una quota da parte del gruppo telefonico. I ricavi sono previsti in crescita del 3% medio annuo, dai 14,4 miliardi proforma del 2023, e il margine operativo (Ebitda afterlease) dell’8% partendo dai 3,5 miliardi del 2023. La business unit Consumer punterà a migliorare la convergenz­a dei clienti del fisso e del mobile e allo sviluppo di ricavi da servizi per famiglie e piccole e medie imprese, anche attraverso partnershi­p. Per Tim Enterprise è prevista un’accelerazi­one dei ricavi puntando sui settori chiave per la crescita (Cloud, IOT e Cybersecur­ity). Infine da Tim Brasil è atteso un’ulteriore aumento dei ricavi e dell’ebitda, con una generazion­e di cassa in crescita in doppia cifra entro il 2026.

Il consiglio ieri ha anche approvato la lista che sarà presentata in vista del rinnovo del board (messa a punto con il supporto di Spencer Stuart e del giurista Andrea Zoppini). A guidarla è Roberta Figari, avvocato di Legance indicata come presidente, seguita da Labriola confermato ceo, dagli attuali consiglier­i Giovanni Gorno Tempini (Cdp), Paola Camagni e Federico Ferro Luzzi (indipenden­ti), e dall’imprenditr­ice Domitilla Benigni, ceo del gruppo della difesa Elt. Questi sei avranno il posto assicurato in caso di vittoria della lista e del voto favorevole dei soci alla riduzione a 9 dei membri del prossimo consiglio (3 andrebbero a un’eventuale lista di minoranza). L’elenco comprende in tutto 15 nomi, nel caso in cui l’assemblea decidesse di mantenere l’attuale assetto: dopo i primi sei ci sono Jeffrey Hedberg, (ex ceo di Wind3), Paola Tagliavini, l’attuale consiglier­e Maurizio Carli, Romina Guglielmet­ti, Leone Pattofatto, Antonella Lillo, Andrea Mascetti, Enrico Pazzali (presidente di Fiera Milano) e Luca Rossi. Tre consiglier­i si sono astenuti sulla lista: Marella Moretti, Cristiana Falcone e Giulio Gallazzi (questi ultimi due si erano dichiarati indisponib­ili per il rinnovo) vicini alle posizioni di Vivendi. E’ passata invece all’unanimità la richiesta di riduzione a 9 del numero dei consiglier­i nel nuovo board, che sarà sottoposta all’assemblea.

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Pietro Labriola, ceo di Tim e Roberta Figari, candidata presidente

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