Tim, Figari verso la presidenza Labriola svela il nuovo piano
Approvata la lista per il board. Atteso un rialzo dei ricavi del 3% annuo
Tim si prepara alla svolta con un nuovo piano strategico — il primo della storia del gruppo che non comprende la rete di trasmissione, destinata a passare a Kkr, ministero dell’economia e F2i — e un nuovo consiglio d’amministrazione, di cui è stata definita la lista dei candidati di maggioranza in vista dell’assemblea che il 23 aprile procederà alla nomina. Il primo passo è stato fatto ieri con l’approvazione da parte del consiglio del piano strategico al 2026 messo a punto dal ceo Pietro Labriola. Il perimetro del piano denominato «Free to run» include gli asset dei servizi (Consumer ed Enterprise), Tim Brasil e Sparkle, sulla quale è in corso la valutazione dell’offerta d’acquisto presentata dal Mef che prevede il mantenimento di una quota da parte del gruppo telefonico. I ricavi sono previsti in crescita del 3% medio annuo, dai 14,4 miliardi proforma del 2023, e il margine operativo (Ebitda afterlease) dell’8% partendo dai 3,5 miliardi del 2023. La business unit Consumer punterà a migliorare la convergenza dei clienti del fisso e del mobile e allo sviluppo di ricavi da servizi per famiglie e piccole e medie imprese, anche attraverso partnership. Per Tim Enterprise è prevista un’accelerazione dei ricavi puntando sui settori chiave per la crescita (Cloud, IOT e Cybersecurity). Infine da Tim Brasil è atteso un’ulteriore aumento dei ricavi e dell’ebitda, con una generazione di cassa in crescita in doppia cifra entro il 2026.
Il consiglio ieri ha anche approvato la lista che sarà presentata in vista del rinnovo del board (messa a punto con il supporto di Spencer Stuart e del giurista Andrea Zoppini). A guidarla è Roberta Figari, avvocato di Legance indicata come presidente, seguita da Labriola confermato ceo, dagli attuali consiglieri Giovanni Gorno Tempini (Cdp), Paola Camagni e Federico Ferro Luzzi (indipendenti), e dall’imprenditrice Domitilla Benigni, ceo del gruppo della difesa Elt. Questi sei avranno il posto assicurato in caso di vittoria della lista e del voto favorevole dei soci alla riduzione a 9 dei membri del prossimo consiglio (3 andrebbero a un’eventuale lista di minoranza). L’elenco comprende in tutto 15 nomi, nel caso in cui l’assemblea decidesse di mantenere l’attuale assetto: dopo i primi sei ci sono Jeffrey Hedberg, (ex ceo di Wind3), Paola Tagliavini, l’attuale consigliere Maurizio Carli, Romina Guglielmetti, Leone Pattofatto, Antonella Lillo, Andrea Mascetti, Enrico Pazzali (presidente di Fiera Milano) e Luca Rossi. Tre consiglieri si sono astenuti sulla lista: Marella Moretti, Cristiana Falcone e Giulio Gallazzi (questi ultimi due si erano dichiarati indisponibili per il rinnovo) vicini alle posizioni di Vivendi. E’ passata invece all’unanimità la richiesta di riduzione a 9 del numero dei consiglieri nel nuovo board, che sarà sottoposta all’assemblea.