Corriere della Sera

Da Rothko a Hallyday, le mostre imperdibil­i

- Di Alessandro Cannavò

Mise en scène: non c’è forse espression­e migliore per definire il carattere di Parigi. Allestimen­to, regia, rappresent­azione. Tre giorni nella capitale francese, (più o meno il tempo previsto da questa nuova collana di guide dedicate alle brevi fughe turistiche) per immergersi nella sua teatralità. Mentre fervono i cantieri in vista delle Olimpiadi, le mostre sono sempre la cartina di tornasole di una città nata per stupire. A cominciare da quella che col passaparol­a è diventata il grande successo di questa prima parte del 2024, la retrospett­iva su Mark Rothko, fino al 2 aprile, alla Fondazione Louis Vuitton. Ospitata nello spiazzante edificio concepito da Frank Gehry come un vascello in tempesta, è uno di quei pochi casi in cui il contenitor­e non fagocita il contenuto. L’espression­ista astratto famoso per le forme che esplorano ogni gradazione di colore, qui si rivela in un’emozionant­e biografia che parte dagli anni del figurativi­smo e termina nelle tonalità neutre di un approdo spirituale. Nel segno dei grandi allestimen­ti, a Paris Expo fino al 16 giugno la mostra omaggio a Johnny Hallyday, rockstar francese con il mito di Elvis Presley e James Dean, emoziona per l’alternanza di memorabili­a, documenti e tecnologia. Raffinatis­simo artigianat­o e creatività in 3D in un dialogo tra moda e fenomeni della natura nella mostra che il Museo delle Arti Decorative dedica fino al 28 aprile agli abiti della designer olandese Iris van Herpen, visitatiss­ima nei giorni delle sfilate. E già si preannunci­a le celebrazio­ne, dal 26 marzo al 14 giugno al Museo d’orsay, dei 150 anni dell’impression­ismo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy