Brembo, vendite su a 3,8 miliardi: «I risultati più alti di sempre»
«Sono i risultati più alti nella storia di Brembo». I conti 2023 di Brembo inanellano una serie di «segni più» e il presidente esecutivo, Matteo Tiraboschi, non può che esultare. Il giro d’affari della multinazionale degli impianti frenanti l’anno scorso è arrivato poco sotto i 4 miliardi di euro (3,85 miliardi per la precisione), con una crescita del 6,1% rispetto al 2022 mentre i margini sono saliti ancora di più: quello lordo ammonta a 665,8 milioni (17,3% dei ricavi, +6,5%), il netto è pari a 414,1 milioni (10,8% dei ricavi, +8,2%). L’utile invece è arrivato a superare per la prima volta i 300 milioni, come riconosce Tiraboschi, a 305 milioni (+4,2%). I buoni risultati hanno spinto il cda a incrementare il dividendo, che salirà dai 28 cent dell’anno scorso ai 30 di quest’anno. «La soddisfazione è che tutti i mercati hanno il segno “più” davanti. Anche la Cina, che riporta un segno “meno” per l’effetto dei cambi, in realtà cresce di tre punti anno su anno. Nello stesso modo crescono le applicazioni, tranne la moto per una serie di fattori legati ad alcuni clienti», spiega Tiraboschi. Più nel dettaglio, il settore auto è aumentato del 7,2%, i veicoli commerciali del 7,8% e le competizioni del 13,6% rispetto all’intero esercizio 2022. Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) mostra una crescita del 5,1% e con oltre un miliardo pesa per quasi un terzo del fatturato, mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) è salito del 24,9%.«La sorpresa però non è nel business, ma nella generazione di cassa: il 2023 è stato un anno molto impegnativo dal punto di vista finanziario: con più di 430 milioni di investimenti, siamo cresciuti di oltre 220 milioni di ricavi e quando si cresce si consuma cassa. Noi invece ne abbiamo generata, cancellando una parte di debito. Tra cassa vera, pari a 47 milioni, e il riacquisto di azioni, pari a 66 milioni, abbiamo generato cassa per oltre 110 milioni. E se uno crede nella propria aziende, ci investe con il buyback». Per il presidente anche il 2024 sarà un anno di crescita. «Siamo a inizio anno, quindi sarà tutto da costruire: la prudenza è d’obbligo e abbiamo dato indicazioni di crescita mid single digit dei ricavi».