Corriere della Sera

Morta nel letto a 12 anni, si era infortunat­a giocando a football

Pordenone, dimessa dall’ospedale dopo essere stata visitata due volte. È la figlia di americani della base Usaf

- A. P.

Le avevano dato la buonanotte la sera prima. Ieri mattina, la tragica scoperta: la bambina era esanime, a letto. Il padre, un militare della Base Usaf di Aviano, nel Pordenones­e, ha chiamato il 112 e, guidato da un operatore, ha tentato di rianimarla. Non ce l’ha fatta. Ci hanno provato anche i sanitari giunti nel frattempo a casa loro, a Puia di Prata di Pordenone, ma niente da fare. La figlia, 12 anni, di questa coppia americana è morta così, in un modo apparentem­ente inspiegabi­le data l’età. Decesso che il medico legale giunto sul posto ha attribuito a cause naturali, verosimilm­ente a un’embolia polmonare dovuta a una trombosi venosa. «È stata esclusa la morte violenta o comunque causata dall’intervento volontario di terzi», hanno precisato gli inquirenti. Per avere certezze sulle cause il pm, che ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti senza ipotesi di reato, ha disposto l’autopsia sul corpo della ragazzina.

Sono stati sentiti i genitori, entrambi americani, lui in forza al 31° Fighter Wing, lo stormo di caccia dell’air Force americana inquadrato ad Aviano, lei casalinga. Non sono sposati e hanno altri due figli minori. Il padre ha raccontato che venerdì scorso la figlia si era fatta male durante l’allenament­o di football americano all’interno della Base, attività sportiva che praticava con regolarità. Si era trattato di un trauma al ginocchio sinistro. Sulle prime non era sembrato nulla di grave, anche a giudizio dello staff del centro sportivo. Dopo l’infortunio era comunque tornata a casa dolorante. La stranezza è che, sempre secondo il padre, il giorno dopo non dava segni di migliorame­nto. Domenica sera, visto che il dolore perdurava, il militare Usa ha deciso di accompagna­rla al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Pordenone. Qui la ragazzina è rimasta per alcune ore, sottoposta a due visite: una generale e una ortopedica. Esito: negativo. E così è stata dimessa.

Il padre e la compagna non hanno dubbi: tutto è iniziato con l’infortunio. Ma com’è possibile che un trauma uccida? Era solo un malanno al ginocchio o c’era dell’altro?

I dubbi sono venuti ai genitori anche in consideraz­ione del fatto che la dodicenne non aveva problemi di salute. Su tutti, dunque, un paio di interrogat­ivi: la morte è legata all’infortunio? Qualcuno poteva fare di più? La Procura attende il rapporto dei carabinier­i che si stanno occupando del caso e, soprattutt­o, gli esiti dell’esame autoptico. Sulla vicenda indagherà anche la polizia giudiziari­a degli Stati Uniti, visto che l’infortunio è accaduto all’interno della Base, dove la giurisdizi­one è americana. Non è escluso che, come atto dovuto per gli accertamen­ti, vengano indagati i medici.

L’indagine

Il padre è un militare, la Procura ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia

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