«Non ci fu violenza» I pm vogliono archiviare le accuse contro Haggis
Brindisi, il regista finì ai domiciliari nel 2022
BRINDISI Non fu violenza sessuale, ma rapporto consensuale: ne sono convinti la pm Livia Orlando e il procuratore aggiunto Antonio Negro della Procura di Brindisi, che hanno chiesto l’archiviazione per il regista e sceneggiatore canadese Paul Haggis, 71 anni tra 4 giorni, premio Oscar nel 2006 per la sceneggiatura e la regia del film Crash. Haggis era finito indagato nel giugno del 2022 dopo le accuse di un’inglese all’epoca 28enne.
I due si erano conosciuti alcuni mesi prima a Montecarlo durante un festival del cinema ed era nato un rapporto alimentato anche su Instagram e su Whatsapp. L’incontro nel Principato di Monaco era stato del tutto casuale, ma poi era stato alimentato da questo scambio di messaggi. Fra l’altro, laureata in legge e antropologia, la giovane donna era alla ricerca di un lavoro, anche nel settore del cinema e questo grazie anche alla sua conoscenza di francese, tedesco e giapponese. I due si erano poi ritrovati a Ostuni, in provincia di Brindisi, per l’«allora Fest» e avevano condiviso per tre giorni la stessa stanza di un b&b. Qui, secondo la denuncia della donna, da domenica 12 a mercoledì 14 giugno, il premio Oscar avrebbe abusato tre volte di lei.
Haggis respinse subito tutte le accuse affermando che i rapporti erano stati consensuali. Il regista fu accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate e fu messo ai domiciliari, in seguito annullati anche perché era rimasto a Ostuni a completa disposizione dell’autorità giudiziaria.
La donna tornò poi in Inghilterra. L’esame dei messaggi intercorsi tra lei e il regista delinearono meglio il quadro del rapporto e i magistrati del tribunale del Riesame di Lecce sottolinearono «un corteggiamento che la donna rivolge al regista al fine di incontrarlo e passare alcuni giorni in sua compagnia, probabilmente per instaurare una relazione personale, più che professionale, tanto che decide di condividere la medesima camera e, dunque, lo stesso letto». Inoltre, la giovane e una sua amica in un dialogo parlano «di ricerca di partner economicamente forti, tanto da garantire loro un adeguato benessere che sarebbe ricompensato dalla disponibilità sessuale».
Infine, sempre i giudici del Riesame puntualizzano in un altro passaggio «la spontanea permanenza presso la sede dell’indagato anche successivamente agli abusi, i momenti di convivialità tra loro durante le giornate e le modalità di commiato adottate». La donna ha la possibilità ora di opporsi alla richiesta di archiviazione.
I messaggi Determinante è stato l’esame delle chat fra i due prima del loro incontro