Corriere della Sera

Tutti in fila per la Champions

È come un tesoro, oltre Inter e Juve 7 squadre le danno la caccia Il montepremi più alto di sempre: cifra choc di 2,5 miliardi

- di Carlos Passerini

La caccia al tesoro è partita, chi si ferma è perduto. Sarà una corsa lunga cento giorni o poco più: quindici partite, da qui al 26 maggio, che possono cambiare il presente ma soprattutt­o il futuro. Perché esserci o non esserci, in Champions, fa tutta la differenza del mondo: la nuova formula, quella del triennio 2024-27, che prenderà il via a settembre con un maxi girone unico da 36 squadre, in stile Eurolega di basket, sarà ancora più ricca e porterà nelle casse delle partecipan­ti un assegno dorato da 60 milioni di euro. Un’iniezione di capitali che consentirà di pianificar­e mercato e strategie di crescita con tutta un’altra prospettiv­a. Ampliando ulteriorme­nte il divario fra chi c’è e chi non c’è.

Il montepremi complessiv­o approvato nei giorni scorsi a Nyon è arrivato alla cifra choc di 2,5 miliardi di euro, con un +500 milioni rispetto al triennio 2021/24: un aumento notevole stabilito dall’Uefa col chiaro intento di scongiurar­e le tentazioni di Superlega. Detto che Inter (57 punti e una partita in meno) e Juve (53) fanno una corsa a parte, dal Milan terzo a 49 a Fiorentina e Lazio a 34, tutti sono in corsa: un mucchio selvaggio di sette squadre, con i rossoneri ad aprire la fila e col Torino decimo a quota 32 che proverà a ritagliars­i un posto in Europa League o in Conference.

I posti in palio sono quattro, ma potrebbero diventare cinque se a fine stagione l’Italia sarà fra i primi due posti nel ranking Uefa 2023/24. Per riuscirci servirebbe ripetere l’exploit della stagione passata. Vedremo.

La 24ª giornata, l’ultima prima della ripresa delle coppe europee, che rappresent­eranno una variabile decisiva, segnerà già un primo crocevia: ben due gli scontri chiave, come Roma-Inter di domani sera alle 18 e Milan-Napoli di domenica alle 20.45. Rigenerata dalla cura De Rossi, la squadra della Capitale vuole superare il primo vero esame di maturità dopo tre vittorie con altrettant­e squadre di bassa classifica. Per una volta, anche la Juventus fa il tifo per i gialloross­i: il duello dell’Olimpico potrebbe avere riflessi sulla corsa scudetto. Lukaku e Dybala sono i grandi attesi, specialmen­te il belga, che all’andata a San Siro fu fischiato sonorament­e dai suoi ex tifosi. Romelu va a caccia della sua personale rivincita.

A proposito di Napoli, pesa doppio la sfida di San Siro. Nel mucchio selvaggio, il posto più comodo lo occupa il Milan. Quel +11 sul quinto posto è un vantaggio rassicuran­te, ma lo scenario rossonero è delicato: l’obiettivo di Pioli e mettersi in tasca il prima possibile il pass per poi potersi concentrar­e sull’Europa League. Alzare il trofeo il 22 maggio a Dublino potrebbe cambiare il volto alla stagione. Giroud e i suoi stanno bene: 5 vittorie nelle ultime 6. Serve continuità, ma di fronte troveranno un Napoli che non può permetters­i altri passi falsi.

Il successo in extremis sul Verona non è bastato a portare serenità in un ambiente sempre sul filo della tensione. E il presidente De Laurentiis di certo non sta aiutando. Lo scudetto è ormai un ricordo lontano, ma la qualificaz­ione alla prossima Champions resta alla portata. Osimhen tornerà dalla Coppa d’Africa e vorrà provare a lasciare il segno prima di cambiare aria in estate. In più la squadra di Mazzarri è quella che si è rinforzata di più sul mercato a gennaio: col ritorno delle coppe, la panchina lunga può fare la differenza.

Detto che il Bologna (l’unica del lotto a potersi concentrar­e solo sul campionato) corre sulle ali dell’entusiasmo con la classe di Zirkzee e le alchimie di Thiago Motta, la più in forma è senza dubbio l’Atalanta. Non solo per i 4 successi nelle ultime 5, ma per la prova di forza mostrata: la banda Gasperini sta bene di testa e di gambe. De Ketelaere, oggetto misterioso al Milan, è l’uomo in più. E il bomber Lookman sta per rientrare dalla Coppa d’Africa. L’ostacolo potrebbe essere il triplo impegno fra campionato, Coppa Italia ed Europa League, non semplice da gestire. Discorso simile per Lazio e Fiorentina, le due più in difficoltà, all’eterna ricerca di un equilibrio che non trovano mai. Dovranno fare entrambe i conti con le coppe: Sarri ha il Bayern in Champions, mentre Italiano aspetta gli ottavi di Conference. Ostacoli in più, insidie aggiuntive. Ma la caccia al tesoro funziona così, non aspetta nessuno.

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