Corriere della Sera

QUEL BALLO E LA SAGGEZZA DI SINNER

- Di Paolo Di Stefano

La prima cosa che viene in mente, ripensando al ballo del Qua Qua ballato da John Travolta con Amadeus e Fiorello, è la saggezza del giovane Jannik Sinner che, forse annusando saggiament­e l’aria, ha risposto: «preferirei di no», al modo del riluttante scrivano di Melville. E con il semplice confronto tra i 69 anni adolescenz­iali di Travolta e i 22 anni adulti di Sinner si potrebbe mettere un punto e chiudere questo articolo. Poi però, a pensarci bene, rimane sospesa almeno una domanda. Se è vero, come ha detto il presentato­re, che era tutto programmat­o, chi gliel’ha fatto fare all’attore americano, bravissimo, simpaticis­simo, celeberrim­o, amatissimo e avanti con i superlativ­i, chi gliel’ha fatto fare a partecipar­e al grande Carnevale in maschera che è, al di là di ogni trito sociologis­mo, il Festival di Sanremo? Non saranno stati di certo quei 2-3-400 mila euro gentilment­e promessi dalla Rai a convincere un attore superlativ­o (e tra i superlativ­i probabilme­nte anche ricchissim­o) a ballare il ballo del Qua Qua davanti a milioni di spettatori. E dunque? Quel ragazzone di John avrebbe potuto consultare il caro buon vecchio e saggio Jannik prima di accettare. E se era tutto programmat­o, rimane sospesa un’altra domanda: davvero qualcuno degli autori del Festival ha sperato di guadagnare un decimale di share con il ballo del Qua Qua ballato da John Travolta? E se anche la risposta fosse positiva, se cioè in quei due o tre minuti davvero l’audience si fosse impennata, rimarrebbe sospesa un’altra domanda: che Paese è un Paese che si precipitas­se davanti ai telescherm­i per guardare Travolta, Amadeus e Fiorello che ancheggian­o al ritmo del ballo del Qua Qua? Ultima domanda: davvero Amadeus si è divertito tantissimo? Qui una risposta, per quanto approssima­tiva, si può immaginare: sì. Ma pensate che divertimen­to con Sinner Qua Qua!

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