QUEL BALLO E LA SAGGEZZA DI SINNER
La prima cosa che viene in mente, ripensando al ballo del Qua Qua ballato da John Travolta con Amadeus e Fiorello, è la saggezza del giovane Jannik Sinner che, forse annusando saggiamente l’aria, ha risposto: «preferirei di no», al modo del riluttante scrivano di Melville. E con il semplice confronto tra i 69 anni adolescenziali di Travolta e i 22 anni adulti di Sinner si potrebbe mettere un punto e chiudere questo articolo. Poi però, a pensarci bene, rimane sospesa almeno una domanda. Se è vero, come ha detto il presentatore, che era tutto programmato, chi gliel’ha fatto fare all’attore americano, bravissimo, simpaticissimo, celeberrimo, amatissimo e avanti con i superlativi, chi gliel’ha fatto fare a partecipare al grande Carnevale in maschera che è, al di là di ogni trito sociologismo, il Festival di Sanremo? Non saranno stati di certo quei 2-3-400 mila euro gentilmente promessi dalla Rai a convincere un attore superlativo (e tra i superlativi probabilmente anche ricchissimo) a ballare il ballo del Qua Qua davanti a milioni di spettatori. E dunque? Quel ragazzone di John avrebbe potuto consultare il caro buon vecchio e saggio Jannik prima di accettare. E se era tutto programmato, rimane sospesa un’altra domanda: davvero qualcuno degli autori del Festival ha sperato di guadagnare un decimale di share con il ballo del Qua Qua ballato da John Travolta? E se anche la risposta fosse positiva, se cioè in quei due o tre minuti davvero l’audience si fosse impennata, rimarrebbe sospesa un’altra domanda: che Paese è un Paese che si precipitasse davanti ai teleschermi per guardare Travolta, Amadeus e Fiorello che ancheggiano al ritmo del ballo del Qua Qua? Ultima domanda: davvero Amadeus si è divertito tantissimo? Qui una risposta, per quanto approssimativa, si può immaginare: sì. Ma pensate che divertimento con Sinner Qua Qua!