Gita al faro (con omicidio)
La coppia Cocco & Magella in libreria con una nuova avventura La commissaria Valenti indaga sull’assassinio di due anziani a Brunate
Più che l’efferato duplice assassinio di due anziani, sul nuovo giallo della premiata ditta Cocco (Giovanni) & Magella (Amneris) incombe, fin dal titolo, «Omicidio al faro» (Marsilio), appunto il Faro Voltiano di Brunate: da lì si possono vedere Como, il lago e la villa con torretta del doppio delitto (nella realtà mai accaduto), praticamente i luoghi del romanzo (con anche una toccata e fuga a Milano).
Lui insegnante, lei medico legale, coppia nella scrittura, ma non nella vita (lo sono stati), i due autori sono d’accordo nell’intestarsi perfettamente a metà questa sesta avventura del commissario Stefania Valenti della questura di Como, sia nell’ideazione che nello sviluppo. «Il meccanismo è quello della stanza chiusa: i coniugi Pietro e Augusta De Marchi, ultrasettantenni, vengono trovati morti nella loro casa, dove ci sono solo il figlio Alessandro, ex aspirante artista con qualche problema psichiatrico, e la domestica Maria Zanetti. La trama è semplice, un delitto terribile quanto inspiegabile»», spiega Cocco. Tra colpi di scena continui, rivelazioni sconcertanti sul passato e sul presente dei protagonisti, perizie psichiatriche discordanti, l’idea è anche quella di «affrontare una tematica particolare, scottante, cioè la differenza, qualche volta lacerante, come in questo caso, tra la verità processuale e la vera verità», sottolinea Magella. Ma c’è un’altra indagine di cui deve occuparsi la squarire. guidata da Valenti: Margherita Rolandi, una ragazza di 32 anni è sparita nel nulla. Ha preso il traghetto a Menaggio, come ogni mattina, ma non è mai arrivata al lavoro, a Bellagio. È stata uccisa, si è suicidata buttandosi nel lago o si tratta di un allontanamento volontario? Chiacchierando con i due autori si scopre che le vere litigate fra chi scrive a quattro mani vertono quasi sempre sullo sviluppo futuro dei vari personaggi.
Per esempio, sulla nuova entrata in squadra, la poliziotta Alessandra Schiavon, entrambi sono d’accordo: «Ci voleva un’altra donna, oltre alla confermata pubblico ministero Michela Russo». Ma tra i fedelissimi (Piras e Lucchesi) del commissario Valenti c’è chi corre il pericolo man mano di avere un ruolo meno importante o addirittura di spadra Cocco vorrebbe mandare in pensione Piras e anche Lucchesi… non sta benino. Magella però ribatte: «Piras mi è simpaticissimo». In compenso sembra proprio che il compagno di Stefania, Luca Valli, abbia preso la via d’uscita, già nelle ultime pagine di questo libro. E il commissario capo, l’affascinante Giulio Allevi, propone a Stefania un corso da seguire insieme a Roma: «Criminal profiling e omicidi seriali». Sembra quasi un anticipo del prossimo romanzo: un pizzico di rosa nel noir (magari con protagonista un serial killer) non guasta mai.