Rapporto Crea sulla Sanità La Lombardia all’11° posto
La Lombardia raggiunge un risultato «sufficiente» nella tutela socio-sanitaria offerta ai cittadini, ma non brilla. Nel rapporto 2024 del Crea Sanità (il Centro per la ricerca economica applicata in sanità dell’università Tor Vergata di Roma) prima di lei si posizionano altre 10 regioni, in primis il Veneto, il Piemonte, la provincia autonoma di Bolzano e la Toscana. E rispetto alla media nazionale, totalizza risultati peggiori nel garantire ai pazienti visite ed esami con priorità «breve» entro i tempi previsti e nel tasso di disabili e anziani che ricevono assistenza sanitaria integrata. L’analisi «Opportunità di tutela della salute: le performance regionali», alla 12esima edizione, analizza un concetto ampio di salute, che comprende anche la prevenzione e il contrasto alla deprivazione socioeconomica. Per la definizione della metodologia e del sistema di valutazione il Crea si avvale della consulenza di 104 esperti tra rappresentanti delle istituzioni, del management aziendale, delle professioni sanitarie, degli utenti e dell’industria medicale. Tra loro anche alcuni lombardi. L’obiettivo: «Fornire un contributo alla definizione delle politiche sanitarie e sociali — spiega il report —, con la finalità ultima di promuovere miglioramenti». I risultati: a livello generale, tutte le regioni sono ancora lontane dai target ottimali e neppure quelle nelle migliori posizioni sono in grado di farsi carico in modo soddisfacente dei malati cronici. Tuttavia sembra essersi accorciata la «distanza» tra le performance del Meridione e del Nord. Per quanto riguarda la Lombardia, altri aspetti in cui risulta al di sotto della media italiana sono il tasso di adesione alle vaccinazioni e agli screening, la mortalità per infarto miocardico acuto a 30 giorni dal ricovero, gli accessi al pronto soccorso. Rifacendosi ai dati dello studio, il gruppo Pd in Regione attacca la giunta: «Questa è la sanità delle interminabili liste d’attesa e della privatizzazione spinta voluta dalla destra —, dice il capogruppo Pierfrancesco Majorino —. Noi vogliamo cambiare».
Le criticità
Sotto la media italiana l’adesione alle vaccinazioni e agli screening