Presidio contro l’antisemitismo: Sala non ci sarà Divisi i Verdi
Dalle 16 presidio in piazza Cordusio contro l’antisemitismo. A organizzarlo il consigliere comunale di Azione Daniele Nahum che denuncia «questo clima insopportabile di antisemitismo e odio antiebraico. Estendiamo l’invito a chiunque voglia unirsi e mi auguro che la lista di chi si schiera fermamente contro l’antisemitismo sia sempre più ampia». Ad aderire all’iniziativa sono stati tutti i partiti presenti in Consiglio comunale con i loro capigruppo; Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica; il segretario di Azione Milano Francesco Ascioti; quello di Italia Viva Milano, Sergio Scalpelli; la regista Andrée Ruth Shammah e l’attivista iraniana Rayhane Tabrizi. Non ci sarà, invece, «per impegni personali» il sindaco Beppe Sala. Ma l’adesione al presidio da parte dei Verdi, con il capogruppo Tommaso Gorini, spacca il partito: Carlo Monguzzi fa sapere che non vi parteciperà. «Il presidio contro l’antisemitismo adesso è inopportuno, sbagliato e fuorviante», spiega il consigliere comunale ambientalista che pure ammette che «l’antisemitismo è quanto più distante da me e come dice Bernie Sanders è “una forma vile e disgustosa d’intolleranza”. Ma — sottolinea Monguzzi — va usato per sviare l’attenzione dai crimini di Netanyahu e del suo governo. Le grandi mobilitazioni mondiali di questi mesi ci dicono che il massacro di 13mila bambini e la distruzione di un paese l’hanno fatta i bombardieri e i carri armati con la stella di David. E che Hamas è criminale tanto quanto Netanyahu. E che il problema principale ora è fermare il massacro con il cessate il fuoco, la restituzione di ostaggi e prigionieri e una pace duratura». Gli risponde Gorini: «Lotta all’antisemitismo e libertà del popolo palestinese non sono in contraddizione. In questi mesi abbiamo frequentato le piazze per il cessate il fuoco, in solidarietà alla resistenza al colonialismo sionista e alla violenza del governo israeliano. Il 25 aprile eravamo in corteo tra le bandiere palestinesi. Ma insinuare che tutte le persone solidali alla causa palestinese sono antisemite è strumentale e pericoloso».
Monguzzi contro l’adesione dei suoi: non vado, ora è inopportuno