Corriere della Sera (Milano)

I VERI NUMERI DELLE BICICLETTE STATUE «GIUSTE» E «SBAGLIATE»

- Gschiavi@rcs.it

Caro Schiavi, quali sono i dati sul numero delle bici a Milano? Nel servizio si dice che ogni bici a noleggio viene usata una volta al giorno per pochi minuti. Quante sono le bici private che circolano,? C’è una rilevazion­e che possa far capire se c’è un incremento nell’uso ? Altrimenti tutto il parlare che si fa sulle piste ciclabili sono parole al vento. Il cittadino ha diritto di capire se i suoi soldi vengono spesi nel modo corretto.

Paolo Bertani

Dal sito del Comune risulta che le bici messe a disposizio­ne per il noleggio sono 22 mila di cui 11.200 con pedalata assistita in 300 postazioni. Il bike sharing in città ha però registrato un calo del 16 per cento nell’ultimo anno. Quanto ai ciclisti circolanti, nel mese di marzo del 2023 ne sono stati contati (un po’ a spanne) circa 860 mila tra le province di Milano, Monza e Brianza. Di questi, 330 mila circolavan­o a Milano. La sicurezza gioca la sua parte: le strade di Milano sono un percorso a rischio.

Ritengo che qualunque siano i motivi per i quali la statua di Montanelli venga serialment­e imbrattata si debba respingere l’ipotesi di trasferirl­a altrove. Senza quella statua i Giardini sarebbero orfani e a me verrebbe a mancare l’ispirazion­e per leggere, scrivere, pensare.

Alessandro Prandi

Milano mi ha dato tutto, diceva Montanelli: due giornali, due Ambrogini, quattro rivoltella­te e una patria, con la sensazione di appartener­vi. Non aveva messo in conto gli imbrattame­nti. La statua ai Giardini è un fuori programma, un di più che non avrebbe voluto. Ma è un atto d’amicizia, l’omaggio della città a un giornalist­a unico, il più grande del Novecento. Quella vernice è un atto di stupidità. Continui a ispirarsi ai giardini Montanelli, caro Prandi. No pasaran.

Che cosa pensa della decisione di autorizzar­e la statua di Alda Merini e di bocciare quella col seno che allatta?

Mirella Bensi

Penso che sia una decisione sbagliata. Una donna che allatta è un’immagine bellissima e di questi tempi beneaugura­nte. La Merini? Mah. Non la ritrovo in quella statua.

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