I ragazzi interrotti di «Mare fuori» cantano e ballano
Vita, amori, misfatti e prigioni della gioventù bruciata di casa nostra. Fenomeno televisivo ribadito dalla recente e dibattuta apparizione dei giovani protagonisti della serie a Sanremo, ecco «Mare Fuori» in versione musical, al Teatro degli Arcimboldi da domani alle 21 a domenica (viale dell’Innovazione 20, biglietti 60/22euro, sabato e domenica doppio spettacolo alle 16 e alla 21, www.teatroarcimboldi.it). Diretto da Alessandro Siani e prodotto da Best Live, lo spettacolo, ancora fresco del debutto assoluto a Napoli il 14 dicembre scorso, vede in scena alcuni dei volti più amati della fiction, da Maria Esposito (Rosa Ricci) a Enrico Tijani (Dobermann) e poi Antonio Orefice (Totò), Giuseppe Pirozzi (Micciarella), Antonio D’Aquino (Milos), Carmen Pommella (la guardia Nunzia), cui si aggiunge il cantautore Andrea Sannino, già protagonista del musical «Scugnizzi» di Claudio Mattone, che qui si calerà nel personaggio centrale dell’Educatore. Tra le mura claustrofobiche del carcere minorile di
Nisida scorre, dunque, la vita segregata di un gruppo di ragazzi napoletani, figli di un destino amaro di microcriminalità: sogni spezzati, illusioni ed emozioni lambiscono le loro giornate mentre fuori impazza la guerra tra faide rivali, i Ricci e i Di Salvo, che si riverbera nell’istituto detentivo attraverso i loro eredi più giovani, Rosa Ricci e Carmine Di Salvo, come in una versione 2.0 di «Romeo e Giulietta». Un amore che finirà per travolgere tutti come l’onda di un mare in tempesta, su una colonna sonora che scandisce e abbraccia questo accidentato percorso esistenziale collettivo. «L’istituto di detenzione minorile — spiegano gli autori Maurizio Careddu e Cristina Farina, che firmano lo spettacolo con Siani — è una bolla in cui questi ragazzi “interrotti” possono finalmente comprendere chi sono e cosa vogliono, oltre il loro passato prima della prigione. È un territorio inesplorato, una pausa di riflessione sospesa sul loro vorticoso mare interiore».