Scala, dal legno dei barconi gli strumenti per il concerto
La lavorazione in carcere, domani l’Orchestra del Mare
Domani al Teatro alla Scala debutta l’Orchestra del Mare, che utilizza strumenti ricavati dai legni delle barche dei migranti e realizzati da detenuti del carcere di Opera. «L’Orchestra del Mare — spiega il presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, Arnoldo Mosca Mondadori —cerca di trasformare ciò che viene ritenuto scarto, in armonia: il legno di barche utilizzate da migranti e destinate a essere rottamate viene trasformato in strumenti musicali da persone detenute».
L’uso di barche di migranti come opera d’arte era già stato sperimentato nel 2019 alla Biennale di Venezia, quando lo svizzero Christoph Büchel espose quella naufragata (con 700 migranti a bordo) nel 2015 nel canale di Sicilia. Quest’opera, intitolata «Barca Nostra» è ora diventato un memoriale ad Augusta e altrettanta fortuna auguriamo al concerto in programma alla Scala al quale hanno aderito i violoncellisti Mario Brunello e Giovanni Sollima, accompagnati dal violinista francese Gilles Apap e dai musicisti dell’Accademia dell’Annunciata diretta da Riccardo Doni. Il programma spazia dal Concerto Brandeburghese n.3 di Bach a Violoncello Vibrez, brano per due violoncelli composto da Giovanni Sollima. Quindi pezzi di Vivaldi, Fritz Kreister e Kevin Valans. Per l’occasione, l’artista Mimmo Paladino ha offerto come scenografia la sua installazione de I Dormienti con un’immagine scenica che rievoca il dramma dei migranti naufragati, l’opera ha una lunga storia: nata a fine degli anni Novanta (Poggibonsi, 1998) fu poi rifatta in terracotta per la mostra nella Roundhouse di Londra (1999) in dialogo con un impianto sonoro ideato da Brian Eno. A oltre vent’anni l’artista li propone con un nuovo allestimento alla Scala. Lo scrittore Paolo Rumiz, inoltre, leggerà un suo testo scritto per la serata. L’Orchestra del Mare è parte del progetto «Metamorfosi» iniziato nella Liuteria del carcere di Opera nel 2021, quando la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti chiese al Governo italiano di poter riutilizzare le barche giunte a Lampedusa, anziché essere distrutte e smaltite. Il primo Violino del Mare realizzato è stato suonato davanti a Papa Francesco con una composizione originale di Nicola Piovani intitolata «Canto del legno». Si tratta, dunque, di un concerto dal valore sociale il cui ricavato andrà al progetto Metamorfosi per finanziare i laboratori nelle carceri di Opera e Secondigliano, Rebibbia e Monza.