Si impicca dopo avere ucciso la madre a coltellate
Ha ucciso la madre con un coltello e poi si è tolto la vita legandosi una corda al collo: secondo la prima ricostruzione dei carabinieri del reparto operativo di Varese si tratta di un omicidiosuicidio, ma per fare chiarezza la procura di Busto Arsizio ha disposto l’autopsia sui corpi trovati nella tarda mattinata di ieri da una vicina di casa in un appartamento di Saronno. È stata la donna a chiamare il 112, per un intervento urgente di mezzi sanitari e forze dell’ordine. I residenti si sono resi conto che era successo qualcosa di grave soltanto quand hanno visto arrivare una dopo l’altra le auto dei militari e l’ambulanza del 118 davanti a una delle palazzine del quartiere «Matteotti», zona residenziale fatta di viali e palazzoni contornati da giardini e verde, nella città al confine tra Varesotto e Milanese. Teresa Sartori,
Tragedia familiare Gli investigatori privilegiano l’ipotesi di omicidio-suicidio per «esasperazione»
81 anni, è stata trovata senza vita nell’appartamento al quarto piano nella palazzina «A» di via Fratelli Cervi, dove i soccorritori hanno poi rinvenuto anche il corpo del figlio, Stefano Rotondi 54 anni, che viveva con la madre. Impiccato. Ua fatto «verosimilmente scaturito da un dramma familiare», spiegano i carabinieri, «ricostruzione che emerge dalle condizioni di salute della donna dovute all’età e dalla conseguente esasperazione del proprio figlio», aggiungono gli investigatori, che assieme al personale del 118 sono entrati nella casa per trovare i due corpi. Il cadavere della donna, da un primo esame medico legale esterno risultava segnato da diverse ferite. Le prime indagini si sono avvalse anche del nucleo investigativo del comando provinciale di Varese coordinato dalla procura. E proprio l’autorità giudiziaria ha disposto l’esame autoptico sulle due salme per accertare le cause del decesso e risalire all’esatto momento dei decessi. Le unità della «rilievi» e le tute bianche del reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri sono rimaste al lavoro per gran parte della giornata nell’appartamento, mentre i colleghi di Saronno raccoglievano le testimonianze. Tutti accertamenti che probabilmente serviranno per confermare il quadro finora ipotizzato: l’ennesima tragedia familiare.