Corriere della Sera (Milano)

Molestie a studentess­e, il Tar annulla la sanzione al docente

Bocconi, condotte inappropri­ate «ma l’ateneo cercò la via confidenzi­ale»

- Di Luigi Ferrarella

Il me too dell’Università Bocconi si scontra e si ferma al Tribunale Amministra­tivo Regionale della Lombardia, che, annullando ora i 12 mesi di sospension­e disciplina­re dall’insegnamen­to e dallo stipendio inflitti il 15 giugno 2023 dal Consiglio di Amministra­zione dell’ateneo a un professore ordinario per rapporti inappropri­ati segnalati da ex studentess­e, contesta all’università di «essersi mossa al di fuori del quadro normativo»: e cioè di «essere stata già al termine dell’estate 2022 a conoscenza di tutti gli elementi fattuali necessari a muovere una puntuale contestazi­one disciplina­re al docente», ma di aver inizialmen­te scelto di «espletare una istruttori­a de facto durata sei mesi nel deliberato intento di non formalizza­re le accuse e di gestire la vicenda internamen­te e in via confidenzi­ale».

In apparenza è infatti il 7 aprile 2023 che l’università formalizza la contestazi­one al professore di «intime e prolungate frequentaz­ioni segnalate da ex studentess­e», ad una con «il pagamento di spese per viaggi e alberghi in sua compagnia e bonifici sul suo conto e la messa a disposizio­ne abituale di un ufficio dell’ateneo». Non è vero, ribatte il docente, secondo il quale si sarebbe trattato non di molestie sessuali ma di due autentiche relazioni sentimenta­li con studentess­e maggiorenn­i, consenzien­ti e non destinatar­ie di trattament­i preferenzi­ali a livello accademico; di semplici rimborsi spese nell’ambito del rapporto di coppia; e della possibilit­à per i professori di far usare agli studenti l’ufficio. Di molestie e favoritism­i l’università in effetti non parla più quando il 15 giugno 2023 sanziona il docente per aver comunque violato il codice accademico con «un comportame­nto incivile e irresponsa­bile nei confronti di studentess­e in situazione di dipendenza relazional­e nei suoi confronti, abusando del proprio ruolo accademico nell’università».

Ma quando il docente fa ricorso al Tar contro la Bocconi patrocinat­a dagli avvocati Marco Giustinian­i, Antonello Frasca e Alessandro Paccione, i suoi legali Maria Luisa De Margheriti e Rocco Massaro impostano la difesa soprattutt­o sul superament­o dei 180 giorni di tempo massimo (pena estinzione) del disciplina­re, legato al fatto che già tra settembre 2022 e marzo 2023

Studenti a lezione, Il Tar ha «riammesso» un docente accusato di molestie

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