Corriere della Sera - La Lettura
Il mestiere
Il narrative designer è una professione relativamente recente che ha assunto importanza e dimensioni oggi fondamentali nello storytelling (e nel marketing commerciale) dei videogiochi. Proviamo a riassumere alcune sue competenze: lavora con tutti i reparti di produzione; scrive e prepara il world building (la costruzione del mondo immaginario, che può precedere o accompagnare la scrittura stessa); scrive la storia e il suo concept (l’idea alla base del progetto in questo caso videoludico); lavora alla definizione e ai profili dei personaggi; tratteggia il mood di ogni ambiente; scrive e sceneggia le scene cinematografiche; contribuisce alla stesura dei dialoghi o di altri testi fondamentali; contribuisce al disegno degli elementi chiave di una mappa, di una cartografia o di una geografia; dà i nomi a persone, luoghi, creature e oggetti; descrive e inventa le storie degli oggetti stessi, delle armi e degli incantesimi; decide i trailer; fornisce al marketing i punti salienti su cui basare la promozione commerciale e organizzare gli eventi; si (pre)occupa delle interazioni tra tutti gli aspetti precedenti I protagonisti Nei tondi a destra, da sinistra: Halley Gross di The Last of Us (nella foto verticale più grande); Ann Lemay di Mass Effect (nella foto in alto a destra); Valerie Chu di Diablo IV (nella prima foto sotto i tondi); Patrick Nagle di World of Warcraft (nella seconda foto sotto i tondi); Jennifer Brandes Hepler , una tra le autrici di Star Wars: The Old Republic (in basso sotto il titolo) Piccolo glossario Golden o Critical Path È la collezione corretta di tutte le missioni, narrative e degli elementi necessari per completare il gioco Meccaniche Si tratta delle regole del gioco e delle cose che un giocatore può fare (e come può farle) Dinamiche Sono le cose che effettivamente il giocatore fa una volta imparate le meccaniche del gioco e in che modo se ne serve per aumentare le sue possibilità di vincere Immersione È lo stato di illusione o di flusso per cui il giocatore si sente di fare parte del mondo narrativo del gioco che sta videogiocando, senza essere forzato a giocare, o a capire, ma per il semplice desiderio di restare lì