Corriere della Sera - Io Donna
Rituali fragranti
Due giovani imprenditori hanno fatto del lusso e del design legati al profumo la loro missione. Un vero omaggio ai gesti che ci accompagnano ogni giorno
La bellezza è sempre con noi. Lo sanno bene Davide Martini e Stefano Torreggiani, rispettivamente classe 1987 e 1990, che insieme hanno fondato un marchio di profumeria artistica: Rito. «Già dal nome, il brand riflette il nostro desiderio di rendere ogni giorno speciale, trasformando l’avvolgersi in una fragranza couture in un vero e proprio rito. Una nuvola al mattino, un’ultima prima di uscire per una serata da ricordare...», raccontano i due giovani imprenditori bresciani che danno vita a jus originali, intensi e avvolgenti. Un esempio? Gran Gala, arrivato tra i finalisti dell’ultima edizione di giugno degli
Art & Olfaction Awards a Lisbona: evoca un’atmosfera da vacanza grazie alle note di palissandro e gardenia, cocco, tabacco e fava tonka. Del resto, solo guardando le boccette scultura dei profumi Rito, si viene catapultati in un universo appagante fatto di esclusività e, soprattutto, artigianalità: «Un tappo importante, dalle linee moderne ma anche futuristiche, fa da elemento distintivo», continua Torreggiani. «Abbiamo sviluppato il design dei nostri
flaconi in collaborazione con un’azienda italiana del Veneto, rinomata per la sua eccellenza nella lavorazione del vetro».
Il fil rouge del progetto, soprattutto in un settore ormai affollato come quello della profumeria artistica, resta la volontà di sviluppare
nd scie originali e diverse. «Viviamo ogni creazione come un’opera d’arte. Utilizziamo solo ingredienti di altissima qualità, combinati in composizioni senza compromessi, che suscitano emozioni profonde». Tant’è che proprio come fossero pezzi unici, i profumi di Rito sono garantiti da un attestato di originalità. «Il nostro sistema di certificazione digitale, tramite un’etichetta elettronica garantisce la tracciabilità del prodotto».
Una scelta da veri
intenditori, dunque. E non poteva essere diversamente, vista la grande passione per questo settore dei due creatori. «Il mio primo ricordo legato a un profumo risale all’infanzia, quando ricevetti in dono il primo flacone da 50 ml di Equipage di Hermès, a soli dieci anni. Ancora oggi conservo quella boccetta con cura, come simbolo del mio primo incontro con l’arte della profumeria», spiega Martini. «Il mio ricordo è un po’ diverso», gli fa eco Torreggiani. «Non si tratta di una fragranza specifica, ma del profumo degli interni delle automobili sportive: quella combinazione affascinante di pelli e vernici che ha influenzato profondamente il mio approccio all’universo olfattivo».