Corriere della Sera - Io Donna
Il relax? Viene da lontano
Non ha incertezze Carlo Lazzarini, medico chirurgo, consulente a Villa Paradiso Clinical Beauty e alla Maison du Relax, a Gardone Riviera: «I Romani la sapevano lunga riguardo all’ozio, che va considerato sotto una luce creativa e utilissima al nostro benessere psicofisico. Il termine latino otium si contrappone a negotium. Il primo è il tempo libero, dove politica e attività pubblica erano bandite, il secondo indica l’occupazione, il commercio. L’uno e l’altro devono convivere con equilibrio per dare la possibilità di ripartire con nuove attività senza accumuli negativi di stress» spiega il medico.
«Le neuroscienze ci insegnano che nei momenti di pausa il nostro cervello costruisce nuove sinapsi, che vengono consumate quando ci sottoponiamo a periodi intensi di super concentrazione».
La mente, prosegue il dottor Lazzarini, lavora in due modalità: «Focus e diffusa. La prima non dura più di un’ora, ed è intensa, focalizzata sulla risoluzione di un problema, di un lavoro, poi automaticamente, senza che ce ne accorgiamo, entriamo nella fase diffusa, cerchiamo di distrarci, di perdere concentrazione. Ma ecco che abbiamo l’impressione di sprecare tempo, di non riuscire a risolvere ciò che dobbiamo fare e così lasciare vagare la mente sembra inutile. Uno sforzo continuo di concentrazione, però, a lungo andare diventa logorante. Da qui la necessità di fermarsi, di rilassarsi, di prendersi pause d’ozio».
I risultati di una pausa rilassante si vedono anche sul nostro viso: i tratti si distendono, le contrazioni si attenuano, la pelle è più turgida, meno segnata, come se si fosse disintossicata. «Basta davvero poco per ricaricare le pile e non ci sono scuse, il pieno d’energia può essere fatto ovunque!» raccomanda il dottor Lazzarini.