Corriere della Sera - Io Donna
Emanuela Perenzin
Con quattro generazioni di casari alle spalle, oggi è una celebrità nel mondo del formaggio. Quelli della sua latteria sono artigianali e premiatissimi. Ha una ricetta segreta anche per il tempo libero: il tiramisù, che prepara per 200 persone
ore 7
«Sveglia, poi mezz’ora a letto a guardare l’agenda del giorno e i giornali. La Gazzetta dello Sport inclusa, se c’è una partita dell’inter: sono una super tifosa. Poi mi alzo, penso alla colazione dei miei gatti Mimolette e Cheddar, poi alla mia: yogurt con cereali, caffè e un kiwi. Quindi mi preparo per andare in ufficio».
«Entro in azienda passando prima dal Cheese Bar. Prendo un altro caffè, saluto i clienti e parlo di lavoro con lo staff. Mezz’ora dopo sono alla mia scrivania per sviluppare progetti. L’obiettivo? Ottenere un prodotto di grande qualità, tenendo i costi sotto controllo, a partire dal latte. Il nostro è un lavoro completamente manuale, ma le future strategie aziendali prevedono la possibilità di affettare la forma di formaggio in pezzi tutti della stessa misura ed etichettare automaticamente, per avere un controllo sui costi».
«Meeting con il mio assistente. Discutiamo dei fornitori, degli imballaggi da usare per un nuovo prodotto, delle diciture delle etichette, oppure dei controlli sanitari. Esportiamo in Giappone, in Australia, negli Emirati Arabi, negli Usa e ci sono adempimenti diversi per essere in regola». ore 13 nd
«Pranzo con un’insalatona al Cheese Bar in compagnia dei colleghi e spesso anche dei miei figli Erika e Matteo. È il momento ideale per assaggiare insieme un nostro nuovo formaggio oppure un prodotto della concorrenza. Sono momenti formativi per chi lavora con me a cui tengo molto. A chi lo desidera, offro la possibilità di ottenere almeno il primo livello dei corsi Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori formaggio)».
«La produzione del giorno è chiusa. È il momento di valutare la resa, cioè quanto formaggio si è riusciti a preparare e quanto latte è stato utilizzato. Il pomeriggio è dedicato agli eventi, al marketing, ai post sui social media. Partecipiamo a quattro o cinque fiere all’anno e a numerose degustazioni, dove i formaggi si accompagnano con la birra o con il vino. Con Onaf Treviso abbiamo organizzato un incontro con un maestro profumiere, che propone un parallelo tra profumi e formaggi, con i loro aromi e sentori».
«Abbiamo un museo aziendale che racconta la storia del caseificio. Una volta al mese sono io ad accompagnare gli ospiti, raccontando aneddoti di famiglia. Il bidone del latte con il quale da bambina ho iniziato a lavorare è fra gli oggetti che presento, come la stanza dedicata al nonno Angelo».
«È tempo di rientrare a casa. I miei due gatti mi aspettano affamati. Sistemato il loro pasto, mi occupo del mio. I miei piatti preferiti? Pollo al curry. E poi, ho una ricetta speciale per il tiramisù: l’ho preparato io anche per eventi con 200 persone».
«Su Netflix ho iniziato a guardare Sei ciò che mangi, gemelli a confronto. Mi piace capire il mio mondo visto da altre prospettive ed osservare con obiettività cosa pensano gli altri».