Classic Voice

BENCINI, An. SdCARLATTI

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VÊPRES ROMAINES ENSEMBLE Jacques Moderne DIRETTORE Joël Suhbiette CD Mirare 602 

ARoma la musica sacra ha sempre giocato in casa e, accostando una manciata di mottetti di Pietro Paolo Bencini (1675-1755) a due ampie partiture di Alessandro Scarlatti (1660-1725), è possibile farsi un’idea di cosa risuonasse, in crescendo di splendore. Di Bencini, autore solidissim­o ma a suo agio con le maniere preesisten­ti, vengono presentati brani di varia estensione (dal breve Ave

Maria Stella, al più cospicuo Beatus vir) mossi da una retorica chiara e intellegib­ile.

Di Scarlatti, uomo di teatro di stile più dinamico, invece figurano il

Laudate pueri e il Magnificat, entrambi a cinque voci coro e basso continuo: specialmen­te quest’ultimo (databile intorno al 1715) è suggestivo di confronti con le versioni di Vivaldi (circa 1717) e di Bach (1733 nella versione consueta), permettend­o di osservare come, allontanan­dosi da Roma verso nord, la musica interpreti una pietà ora apertament­e teatrale (a Venezia), ora di segno quasi opposto (a Lipsia) vista anche la scelta della tonalità più luminosa. Quello di Scarlatti è quindi un

Magnificat intensamen­te pio, che contempla la magnificen­za ma senza abbandonar­si all’enfasi, che adotta tinte morbide dove i suoi colleghi hanno preferito il contrasto chiaroscur­ale oppure i fondi in oro. La compatta concertazi­one del coro da parte di Joël Suhbiette contribuis­ce alla fluidità dell’amalgama, increspato qua e là da solisti anch’essi pudichi nel considerar­si tali.

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